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Bilancio in Consiglio con la tagliola del rinvio, Caruso: «Sono pronto a staccare la spina»

Domattina si torna in aula dopo il rinvio dell’ultima seduta. Il sindaco: «Non sono ricattabile». Rebus assenze

Pubblicato il: 29/12/2025 – 15:14
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Bilancio in Consiglio con la tagliola del rinvio, Caruso: «Sono pronto a staccare la spina»

COSENZA Il vero palco potrebbe essere, a pochi metri da quello del Capodanno con Brunori e con qualche ora di anticipo, l’aula consiliare di Palazzo dei Bruzi. Nessun Albero delle Noci ma piuttosto una uscita di scena drammatica, per come si involvono i fatti di politica dopo aver assunto i toni della farsa.
È uno degli scenari possibili del consiglio comunale convocato per domattina, la “replica” di quello di venerdì 19 dove non è stato raggiunto il numero legale (17) minimo per poter approvare le pratiche di bilancio.
Si torna in aula con la tagliola del rinvio. «Se il mio progetto non è condiviso basta una firma» è il mantra di queste ore di Franz Caruso, in linea con quanto detto in occasione degli auguri di Natale. Concetto che torna ancora più attuale se si pensa al rischio logoramento di un’amministrazione che – per quanto “azzoppata” e depotenziata dopo le regionali di inizio ottobre – può ben rivendicare di aver messo a posto i conti in rosso lasciati dal decennio di Mario Occhiuto sindaco: arrivare a fine corsa proprio sul bilancio, dopo le virtuose approvazioni degli anni passati arrivate ben prima del termine del Viminale, sarebbe davvero una nemesi.
Domani il gioco a cui giocheranno tutti i consiglieri sarà quello delle assenze, con il centrodestra pronto a un nuovo “Aventino” per certificare la dissoluzione della maggioranza: se dovessero essere confermate le assenze nel centrosinistra (i dem Alimena e D’Antonio, il socialista Costanzo e la moderata Savastano) il campanello d’allarme diventerà dato politico.

I punti all’ordine del giorno e la nota dei capigruppo

Nel nutrito ordine del giorno di domani figura l’approvazione del bilancio di previsione 2025/2027 (il termine sarà ufficialmente prorogato, ad horas, al 28 febbraio 2026). Tra gli altri punti, la dichiarazione di pubblico interesse relativa al progetto di riattivazione e recupero ambientale di una cava di sabbia e inerti sita in contrada Ciavola – Ponte Cardone (frazione Sant’Ippolito) e la Dichiarazione pubblico interesse della proposta di finanza di progetto a iniziativa privata per la gestione in concessione – un rinnovo alla ditta Saba – delle aree di parcheggio su strada (strisce blu) e dei parcheggi in struttura nel territorio comunale: due nodi, questi ultimi, che avevano suscitato qualche malumore della stessa maggioranza che avrebbe preferito un passaggio preliminare in sede di commissione.
La “compattezza” dei capigruppo era stata ribadita nei giorni precedenti al Natale con una nota firmata da tutti – compreso lo stesso Alimena, ma senza quella dell’ex gruppo di De Cicco – a sostegno dell’attività di governo. È chiaro che una fine anticipata della consiliatura creerebbe non pochi malumori tra i “professionisti della politica” cui verrebbe meno l’introito dell’attività a Palazzo dei Bruzi.
Il sindaco, che non campa certo di politica, punta proprio su questa sua diversità per tenere la barra dritta: «Non sono ricattabile, sono pronto a dimettermi, non ci metto niente a staccare la spina» va ripetendo al suo entourage alla vigilia della seduta rivelatrice di domani. Il rischio che Franz Caruso non vuole correre è di rimanere “in bilico” altri due mesi – di qui a quel termine di fine febbraio – in una guerra di nervi e di consunzione in cui la “controparte” vuole mantenerlo, magari battendo i pugni sul tavolo del rimpasto e di altre partite in atto, non ultima quella delle provinciali; il tutto con una segreteria provinciale dem rinnovata ma “azzoppata” per le lacerazioni interne, sponda circolo “Zuccarelli”, e con il segretario regionale Nicola Irto silente come sempre, posizione non proprio commendevole se si pensa che il laboratorio Cosenza è quasi un unicum per il campo largo spesso sconfitto anche a livello territoriale dalla destra meloniana.
Franz potrebbe ricorrere a Brunori: «Dovete smettere di darmi pugni, non sono mica un pugile». “Per due come noi”, potrebbe rispondergli la coppia che sta cercando di impallinare il sindaco, conta il contrario: faremo di tutto “Per non perdere noi”… (EFur)

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