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Il "sistema" Crucitti e i legami con l`assessore Morisani

REGGIO CALABRIA «I tentativi di infiltrazione della cosca Crucitti nell’attività politica». La seconda parte dell’ordinanza di custodia cautelare dell’operazione “Sistema” è interamente dedicata ai…

Pubblicato il: 08/11/2011 – 13:04
Il "sistema" Crucitti e i legami con l`assessore Morisani

REGGIO CALABRIA «I tentativi di infiltrazione della cosca Crucitti nell’attività politica». La seconda parte dell’ordinanza di custodia cautelare dell’operazione “Sistema” è interamente dedicata ai rapporti tra la cosca Crucitti e l’assessore comunale ai Lavori pubblici Pasquale Morisani. A carico di quest’ultimo, secondo il gip, non sono emersi comunque fatti «penalmente rilevanti».Tuttavia il giudice per le indagini preliminari, che ha accolto la richiesta di custodia cautelare firmata dal pm Marco Colamonici, ha sottolineato che «l’attività tecnica espletata nel corso della presente attività investigativa ha rivelato anche il tentativo di condizionamento politico perpetrato dall’organizzazione criminale attenzionata, concretizzatosi nel supporto garantito da Santo Crucitti e dai suoi accoliti a beneficio di Pasquale Morisani, candidato nelle consultazioni comunali del 2007 in una lista civica a sostegno dell’elezione del sindaco Giuseppe Scopelliti».«Il rapporto di conoscenza tra Morisani e i componenti della consorteria criminale – scrive sempre il gip – era emerso già dal contenuto della misura cautelare emessa nei confronti degli esponenti della cosca Crucitti nell’ambito del procedimento convenzionalmente denominato “Pietrastorta”». Un rapporto attraverso il quale il boss Crucitti voleva infiltrarsi nei palazzi della politica. Dalle intercettazioni captate dai carabinieri, infatti, secondo il giudice «viene fugato ogni dubbio in ordine al sostegno elettorale fornito dalla consorteria a favore del candidato Pasquale Morisani nelle consultazioni amministrative del 2007. Inequivocabili in questo senso sono le discussioni avvenute all’interno dell’ufficio in uso a Crucitti Santo a ridosso delle predette consultazioni, laddove emergeva l’impegno di quest’ultimo nel dirottare le preferenze elettorali di soggetti a lui vicini (quali, tra gli altri, Sergio Quattrone, Francesco Scaramozzino e Massimo Silva) a favore del succitato consigliere». Nella primavera del 2007, sono dello stesso Morisani alcune significative riflessioni sul clima delle consultazioni che si sarebbero svolte da lì a poco: «Una convergenza di interessi da parte di diverse cosche»; «ci si farà più nemici che amici». È il 27 maggio quanto nell’ufficio del boss, imprenditore edile, il politico incontra i suoi elettori (Sergio Qattrone e Francesco Scaramozzino) chiamati a raccolta da Santo Crucitti. Cinque minuti di intercettazione sono state omissate dalla Direzione distrettuale antimafia che, comunque, ha depositato al gip la parte relativa al rastrellamento di voti.
MORISANI: «Sono tre  giorni che devo andare a Condera, mi credi, mi credi ora a parte il fatto di Sergio  che  è  tre giorni  che voglio salire  a  Condera, compreso ora, e tutti mi chiamano, perché minchia deve ancora a Condera a trovare un sacco di persone, devo andare a Condera a trovare un sacco di persone, niente si fanno le nove e mezza di sera, alle nove e mezza puoi andare più a suonare alle persone ?».
QUATTRONE: «Sai chi è venuto ieri Morace? Sai perché è venuto?».
CRUCITTI: «Vabè Morace è alla cosa, alla circoscrizione».
QUATTRONE: «No, no aspetta ti dico il motivo per cui è venuto Morace, gli ho detto io che non lo voto e a chi glielo ho detto perché lo conosco…. però suo  padre è venuto con  tanta educazione si è  presentato mi ha detto che è giusto che deve passare, dice sai che bene o male si vota tutta a destra dice, solo in questa zona? E io ho accettato…penso che a Condera tanto bene non va Morace». MORISANI: «Io non so dove va bene».
QUATTRONE: «Quelli là di Cannavo non lo vota nessuno».
MORISANI: «Vabe la già».
QUATTRONE: «A San Cristoforo non lo vota nessuno».
MORISANI: «Già sono comunisti che sono comunisti».
QUATTRONE: «Toccando la via Reggio Campi».
MORISANI: «Sergio, la  politica, e tu  sarai d’accordo con me, non si costruisce in quindici giorni prima delle elezioni, puoi andare dalle persone quindici giorni prima ma non si costruisce».
CRUCITTI: «Ma sai che voglio dire io  ehhhh no no poi alla fine non  c’è  niente da fare, perché ognuno va e gli dice la sua ehhhhh. Glieli dai un paio di voti?».
QUATTRONE: «… Ci siamo guardati sempre con il sorriso, tutte le volte che sono salito e sceso, là portano a Panuccio… ».  
CRUCITTI: «…Quanto riesci a dargliene voti? quanti gliene dai?»
QUATTRONE: «Tutti i miei familiari sono dieci, cinque sono per voi».
MORISANI: «Per davvero? Quelli che portono, quelli che ci danno cinque voti di famiglia sono…
QUATTRONE: «Cinque io a  Panuccio glieli faccio avere, perché se mi vedo con chi mi vedo non gli devo girare gli occhi… per me sarà  così… ripeto  non  sono  mai  andato, l’altra volta organizzato per  mangiare ma io non sono mai andato».
MORISANI: «C`è tutta … incomprensibile … la verità è un`altra Sergio, ricorda quello che ti dico, la verità é che non c’è la volontà di creare un progetto politico a Condera… tu ci sei, perché non sei disperso e poi ne riparliamo (incomprensibile)… io dico che non c’è, sembra di si, ma in verità non c’è… perché non si crea con il partito, il ceto politico si crea (incomprensibile) zone dove ci sono persone che facciano … è la provincia…infatti lì c’è una convergenza di interessi da parte di diverse cosche… u trenta maggio si fanno più nemici che amici».
CRUCITTI: «Franco mi raccomando».
SCARAMUZZINO: «… Ma ci mancava».
CRUCITTI: «No no no no per questa cosa Franco, senti, senti la cosa importante».
SCARAMOZZINO: «Io la campagna per Pasquale Morisani, non perché è presente, gliela sto facendo io, io so come fare».

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