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PALAZZO INFETTO | Naccari (Pd): responsabilità politiche chiare a tutti

«Se il governo ha deciso di sciogliere il consiglio comunale di Reggio vuol dire che sono veramente gravi i fatti accertati dalla commissione d’accesso». Ad affermarlo è l`esponente del Partito dem…

Pubblicato il: 09/10/2012 – 21:22
PALAZZO INFETTO | Naccari (Pd): responsabilità politiche chiare a tutti

«Se il governo ha deciso di sciogliere il consiglio comunale di Reggio vuol dire che sono veramente gravi i fatti accertati dalla commissione d’accesso». Ad affermarlo è l`esponente del Partito democratico Demetrio Naccari a poche ore dalla decisione del Consiglio dei ministri.
«Le responsabilità amministrative – ha aggiunto l`ex assessore regionale – saranno chiare alla lettura del provvedimento e della relazione. Quelle politiche sono evidenti per tutti. Arena si è ostinato a fare il continuatore e non il sindaco. Questo ha nuociuto ad una città che oggi, sul piano finanziario ed amministrativo, è fortemente provata. Noi sappiamo che Reggio è fatta di persone e cittadini onesti che quotidianamente sono parte lesa rispetto alla presenza criminale. Arena e Scopelliti, spinti da una visione di parte della politica, hanno sbagliato a tentare di impedire lo scioglimento facendosi scudo della città. Altre scelte avrebbero messo al riparo dallo scioglimento ma è evidente che da loro non potevamo aspettarcele. Questo scioglimento in ogni caso anche indirettamente mortifica la nostra coscienza civica ma Reggio ha i valori e la forza per ripartire». Infine, Naccari replica all`intervento del governatore della Calabria a Palazzo Campanella: «Anche in queste ore abbiamo ascoltato parole senza senso da parte di Scopelliti in Consiglio regionale. Mi chiama in causa per le società miste e continua a non avere rispetto della verità. Gli sono scappati colpevolmente i buoi e ora cerca le corna».
Sullo scioglimento sono intervenuti anche i consiglieri di opposizione Giuseppe Falcomatà e Antonino Liotta e il consigliere regionale Giovanni Nucera. Secondo quest`ultimo occorre «capire le motivazioni di questa scelta. È un giorno amaro, una botta forte. Speravamo che una delle dieci città metropolitane fosse salvata. È un danno pesante che si abbatte su Reggio, già diffamata come città di mafia. Un`esperienza già vissuta nel 1992. invece di annullare gli organi politici il governo avrebbe potuto fare arrestare i malfattori, i farabutti senza criminalizzare una città».
«Il ministro – ha invece affermato Falcomatà – è stato conseguenziale rispetto a quanto annunciato. Era quello che ci aspettavamo. Siamo in attesa di conoscere il contenuto della relazione, ma il ministro ha valutato che esistessero i presupposti per uno scioglimento».
«Il governo ha tirato una linea – ha sottolineato il consigliere Liotta – e vuol dire che qualcosa in questa città non va. Speriamo che adesso lo Stato compia un altro atto per farla risorgere. Serve un piano Marshall perché Reggio paga le colpe di chi ha mal governato e intrecciato rapporti con elementi insani della città».
«Salutiamo con profonda soddisfazione lo scioglimento del Comune di Reggio Calabria  per gravi contiguità mafiose». È il commento del segretario cittadino dei Comunisti italiani Ivan Tripodi secondo cui «il ministro Cancellieri ha affermato che lo scioglimento è stato deciso non per infiltrazioni mafiose, ma, addirittura, per contiguità della giunta comunale con la ‘ndrangheta.
Una pesantissima differenza sostanziale che evidenzia in maniera tragica l’altissimo livello della presenza e della penetrazione della ‘ndrangheta dentro l’amministrazione comunale di Reggio». «Questo atto del Consiglio dei ministri – rincara la dose Tripodi – è un inequivocabile gesto di legalità che rende giustizia alla città e alla stragrande maggioranza dei reggini: cittadini onesti che credono nei valori della giustizia e della legge. La decisione di oggi rende, quindi, giustizia a tutti i reggini che non hanno piegato la testa ad un “regime cittadino” infestato, come attestato dal Consiglio dei Ministri, dalla ‘ndrangheta».  «Pertanto, – conclude il segretario del Pdci – si chiude miseramente il sipario su un tragico decennio caratterizzato dal nefasto “modello-Reggio” degli ex sindaci Scopelliti, Raffa e Arena: un sistema di potere che ha causato una bancarotta etica, morale e finanziaria della città.  Alla terna commissariale, composta dai dottori Panico, Piazza e Castaldo, auguriamo buon lavoro nel delicato e difficilissimo compito che dovranno affrontare».

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