CATANZARO È dedicato alla Calabria il “Rapporto territori“ pubblicato oggi dal Sole 24 Ore. Uno degli articoli riguarda la situazione del Comune di Reggio Calabria, sciolto per contiguità con la `ndrangheta. «Il bilancio del Comune – scrive Roberto Galullo – vivrà per anni una virtuale partita doppia. Lacrime e sangue nella sezione “dare” ed imposte e tasse in quella “avere”. Solo il tempo dirà se questo principio ragioneristico adattato alla nuova realtà amministrativa farà rinascere un Municipio sull`orlo del crack. I debiti accertati dal Tesoro a novembre del 2011 erano di 160 milioni, valutazione sempre contestata dalla giunta, ma sembra che in realta` il deficit sia almeno il doppio».
«Al primo punto del programma del prefetto Vincenzo Panico – si aggiunge – alle prese con il bilancio 2013, grazie al prezioso lavoro sui conti del commissario Dante Piazza, dirigente dei Servizi ispettivi di finanza pubblica della Ragioneria generale dello Stato, c`è la lotta all`evasione fiscale. Una mossa obbligata e, al tempo stesso, disperata in una città che ha tassi altissimi di “furbi”. Quello di Reggio è al quarto posto tra i peggiori Comuni nella riscossione. I consuntivi 2010 dimostrano che, tra entrate tributarie ed extratributarie, il Municipio deve ancora incassare 165,2 milioni di euro. In media, dunque, ogni abitante deve al Municipio 885,56 euro».
«Non c`è altra strada – afferma Panico – che attrezzare seriamente il Municipio per recuperare quanto non è stato riscosso in questi anni. Introdurremo anche il ravvedimento operoso che tende una mano ai contribuenti morosi. Contemporaneamente, però, siamo obbligati dalla legge ad elevare al massimo i tributi esistenti».
Il quotidiano di Confindustria aggiunge che la decisione sul dissesto finanziario, che la terna commissariale farà di tutto per scongiurare, potrebbe essere presa entro Natale.
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