«Mentre Reggio Calabria è la capitale della musica, l`Università della Calabria corre il rischio di essere la capitale dei mancati pagamenti». A sostenerlo è il consigliere regionale Ferdinando Aiello. «Infatti – aggiunge – mai la storia recente dell`Università della Calabria l`ha vista rendersi protagonista di un così prolungato mancato pagamento a favore di migliaia di studenti e dottorandi vincitori di borse di studio al punto tale che lo stesso Centro residenziale ha deciso di correre ai riparipensando di scrivere una mail di spiegazioni a tutti i beneficiari. È chiaro che questa ultima evenienza si è resa necessaria anche per far fronte alle numerose telefonate che ogni giorno arrivano al settore interessato per avere notizie circa i soldi della seconda rata che sembrano come scomparsi, ma anche per precisare che la causa di questo prolungato mancato pagamento è da addebitarsi al mancato trasferimento dei fondi da parte della Regione Calabria, e non altro». «Ogni anno – afferma Aiello – viene pubblicato un manifesto- regolamento da parte del Centro residenziale dell`Unical che disciplina modalità di accesso alle borse di studio e di pagamento delle stesse. Ora accade invece che la seconda rata delle borse di studio prevista in pagamento entro la fine di giugno, come regolarmente accaduto almeno nell`ultimo lustro e non solo, a causa del mancato trasferimento dei fondi da parte delle Regione ha reso a tutt`oggi inadempiente l`Unical che ad onor del vero non ha responsabilità alcuna, ma risente delle inadempienze da parte di alcuni dipartimenti regionali preposti invece, si sperava, a essere a tale scopo puntuali». «Per questo – conclude – sono ad interessare quanti sono preposti con le loro rispettive competenze e responsabilità di dare chiare e precise risposte in tempi brevi ai tanti studenti universitari che hanno affrontato spese e anticipato soldi nella speranza di poterli recuperare in un certo e preciso periodo tutt`ora invece vago. La loro condizione di studenti già messa a dura prova dall`ultima riforma universitaria, non può e non deve ora aggravarsi anche dal mancato trasferimento economico loro spettante per merito e per reddito».
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