Statale 106, inaugurata solo metà strada
Inaugurazione solo a metà per il lotto Simeri Crichi – Squillace della nuova statale jonica 106. Ieri il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, ha tagliato il nastro, ma dei…

Inaugurazione solo a metà per il lotto Simeri Crichi – Squillace della nuova statale jonica 106. Ieri il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, ha tagliato il nastro, ma dei 22 chilometri previsti solo 12 sono attualmente percorribili. Mancano ancora lo svincolo che da Simeri collegherà direttamente al vecchio tracciato della statale e i circa sei chilometri da Borgia a Squillace. Allo stato nuovo e vecchio tracciato sono collegati da due provinciali che rischiano di trasformarsi in due infernali imbuti, soprattutto nel periodo estivo. Secondo quanto riferito oggi durante la cerimonia ci vorrà circa un anno e mezzo prima di veder interamente completato il lotto.
Anche se parziale si tratta pur sempre di un taglio del nastro e, quindi, nessuno ha voluto mancare all`appuntamento. Alla cerimonia, oltre al ministro Matteoli, erano presenti il sottosegretario Aurelio Misiti, il governatore Giuseppe Scopelliti, l`assessore regionale Pino Gentile il presidente della Provincia di Catanzaro Wanda Ferro, il sindaco di Catanzaro Michele Traversa, in prima fila anche Pino Soriero che fu sottosegretario nel primo governo Prodi quindici anni fa. Quasi a far gli onori di casa l`amministratore unico dell`Anas Pietro Ciucci. «L`apertura al traffico del tratto della 106 Jonica, tra Borgia e Simeri Crichi – ha detto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli – lungo 12 chilometri, apporterà importanti e positive ricadute al sistema viario dell`area territoriale di riferimento. È un altro importante tassello della nuova statale jonica che nel prossimo anno si arricchirà con il completamento dei lavori del Megalotto 2, per complessivi 22 chilometri. Desidero ringraziare l`Anas, le imprese costruttrici, i tecnici e le maestranze per aver realizzato l`opera». Ciucci ha evidenziato che «a partire dal 2006, in Calabria l`investimento per nuove opere realizzate, in corso e programmate sulla rete di competenza dell`Anas è pari a 14 miliardi di euro, dei quali quasi 7,7 sulla rete ordinaria e circa 6,3 per la sola tratta calabrese della A3 Salerno-Reggio Calabria». «Gli investimenti già in corso – ha aggiunto – ammontano a circa 3,5 miliardi di cui 2,5 miliardi sulla A3, mentre quelli di prossimo avvio valgono complessivamente quasi 2 miliardi, di cui circa 600 milioni sulla A3. L`Anas ha inoltre già inserito nei propri programmi ulteriori investimenti per oltre 7,3 miliardi di cui oltre 2,8 destinati al completamento dell`autostrada A3. L`importo degli interventi ultimati nello stesso periodo ammonta a oltre 500 milioni per la viabilità ordinaria (compresa l`opera inaugurata oggi) a cui si aggiungono i 507 milioni per l`ammodernamento della A3». Ha parlato di gioco di squadra il governatore Scopelliti. «La Calabria – ha detto il presidente – cresce se riusciamo a realizzare opere funzionali allo sviluppo e la realizzazione che oggi presentiamo risponde senz`altro a questa esigenza in una logica che deve privilegiare sempre il gioco di squadra». «Per noi quello che conta – ha aggiunto Scopelliti – è dare continuità agli impegni istituzionali perché la continuità amministrativa rappresenta uno strumento straordinario. Oggi siamo qui a fare gioco di squadra perché la Calabria ha bisogno di fuoriuscire dalle logiche di parte banali e controproducenti. Le infrastrutture realizzate e quelle programmate grazie al grande apporto del ministro Matteoli con il quale c`é stata sempre grande sintonia, sono frutto di sinergia istituzionale. E su questa base stiamo lavorando per l`attuazione di grandi opere che approfondiremo prossimamente in un tavolo al ministero delle Infrastrutture». Il pensiero corre però alla crisi del governo Berlusconi, le voci circa le imminenti dimissioni rimbombano nella galleria appena inaugurata. Il ministro mostra sicurezza: «Andiamo avanti. Le crisi non si fanno sui giornali ma in Parlamento se ci sono i numeri. Se qualcuno, come ha detto Berlusconi, ha cambiato idea lo vedremo domani in Parlamento dove andremo in maniera serena per chiedere un voto sul provvedimento». Subito dopo, ministro, sottosegretari e deputati vanno via, un lungo corteo di auto blu corre verso l`aeroporto di Lamezia. Tutti a Roma per il giorno del giudizio.