Porto, Imbalzano loda Scopelliti ma lo mette nei guai
LAMEZIA TERME Delle due, l`una: o Candeloro Imbalzano non viene informato sugli atti ufficiali e le posizioni reali che la giunta regionale assume e prende sul porto di Gioia Tauro, oppure il consigl…

LAMEZIA TERME Delle due, l`una: o Candeloro Imbalzano non viene informato sugli atti ufficiali e le posizioni reali che la giunta regionale assume e prende sul porto di Gioia Tauro, oppure il consigliere della Lista Scopelliti è talmente preso dall`attuazione di una propria (legittima) strategia politica personale che non si accorge che esterna per fare “il bene” della coalizione, ma finisce per nuocerle. L`ultimo comunicato che si inserisce in questo filone, diciamo politicamente masochistico, è di oggi e nasce dal tentativo dell`ex assessore comunale di Reggio Calabria di plaudire pubblicamente al protagonismo del governatore per l`ennesima volta. «Il monitoraggio continuo da parte del presidente Scopelliti sullo stato di realizzazione dell’Accordo di programma quadro di 462 milioni di euro, siglato a settembre 2010 per il porto di Gioia Tauro, è un segnale confortante della volontà della Regione di puntare, oggi più che mai, sul recupero di competitività e sul rilancio della struttura portuale gioiese». E fin qui il dolce che, quando è troppo in “coppa `o caffè” (citando il don Raffè di De Andrè), come in questo caso, corre sempre il rischio di lasciare l`esternazione del politico priva di piaceri, al fondo. Ci sarebbe infatti da ricordare all`Imbalzano-soddisfatto che il «monitoraggio continuo» di cui egli scrive è la reazione amministrativa, scontata, dopo la sonora bocciatura che sull`argomento era venuta da Roma, non più di tre settimane fa, esattamente dal Dipartimento della presidenza del consiglio dei ministri che si occupa delle aree di crisi. Che addirittura aveva lamentato come al termine di ogni riunione per il monitoraggio sull`Apq non riusciva neanche a leggere il verbale di sintesi: forse perché non c`erano riunioni. Ma l`intento di Imbalzano, evidentemente, non è quello di addentrarsi tra le tante cause che rallentano la spesa di questi fondi, che in gran parte dipendono dal tempo perso in propaganda dal trio Scopelliti, Stasi, Mancini, che, invece di mettere all`angolo una recalcitrante Rfi, sosteneva che “tutto va bene” e che anche la società ferroviaria era pronta a investire secondo i propri impegni formulati nell`Apq. L`intento vero è spiegato nel seguito del comunicato e sembra, né più né meno, il tentativo inconsapevole di “far male” alla coalizione di cui egli fa parte. «È ovvio che, parallelamente e nell’immediato – ha dichiarato il consigliere – occorre verificare la reale volontà di Mct in ordine all’utilizzo di tutte le banchine attualmente in concessione, dal momento che il trend attuale dei teus porterà fatalmente ad un forte ridimensionamento della stessa struttura con conseguenti gravi rischi per centinaia di lavoratori, in buona parte oggi, in Cassa Integrazione». La società che gestisce il porto, in realtà, ha già manifestato la sua «volontà di utilizzare le banchine», che ha in concessione, non solo per il trasbordo dei container ma, in questo periodo, anche per farne il “parcheggio” delle 9 gru su 22 che conta di non usare per due anni, forse per venderle. Quindi la domanda sulle intenzioni di Mct sarebbe inutile, posto che il terminalista ha già risposto.
«In relazione alle eventuali minori esigenze delle attuali banchine da parte del concessionario, è venuta l’ora di individuare – secondo Imbalzano – disponibilità aggiuntive di altre compagnie, seriamente interessate a sviluppare i loro traffici dall’estremo Oriente verso il Mediterraneo ed il resto d’Europa, facendo base a Gioia Tauro, previo, ovviamente, un bando per le banchine sistematicamente inutilizzate». E qui arriva la magra figura che il consigliere scopellitiano, consapevolmente o inconsapevolmente, fa fare ai vertici della giunta regionale. Perchè «le eventuali minori esigenze» non sono eventuali. Proprio la società le ha annunciate senza incertezze – come il Corriere della Calabria ha riportato sul numero 21 – alla presenza del vicepresidente Antonella Stasi, durante una riunione del comitato portuale. Ovviamente nel silenzio di tutti i partecipanti alla riunione che non hanno replicato, accettando di fatto il sottoutilizzo delle banchine e delle apparecchiature.
«Quello a cui non possiamo assistere, è l’inevitabile, progressiva contrazione dei volumi di traffico di Gioia Tauro, mentre si rafforzano, grazie ai cospicui finanziamenti governativi, le strutture portuali del Centro-Nord», Imbalzano chiude così il suo comunicato, infilzando anche le responsabilità del ”suo” governo (a guida Berlusconi), oltre che della “sua” giunta. Che Imbalzano non stia meditando di lasciare il centro destra? Oppure, come sembra più realistico, voleva “parlar bene” dei suoi ma è finito per tirare in ballo argomenti su cui, pur essendo un consigliere regionale di maggioranza che aspira ad avere da Scopelliti la delega per il Porto, è informato solo perché legge …. il Corriere della Calabria.