Comunicare comunicare comunicare. Il Capo è stato chiaro: dobbiamo essere più bravi a spiegare ai calabresi quello che la «nuova classe dirigente» (età media degli assessori: 52 anni) ha prodotto. Anche per rispondere a quella «aggressione mediatica e giudiziaria» che – ieri l`ultimo a denunciarla è stato il puntuale leader dell`Adc, Francesco Pionati – sta minacciando il cerchio magico scopellitiano. Detto fatto: i primi ad adeguarsi al nuovo trend comunicativo sono stati gli assessori Pietro Aiello (Urbanistica) e Francescantonio Stillitani (Lavoro). Partecipazione dal basso, dialogo, trasparenza e soprattutto ascolto il comune refrain, e poco importa se nel sito della Regione Calabria, i due sono tra i pochi a non riportare l`indirizzo mail in calce al loro profilo informativo. Un malizioso potrebbe pensare che non ce l`hanno proprio, la casella di posta elettronica.
E comunque, Aiello sopperirà alla dimenticanza con un tour di 5 mesi per la Calabria: sarà questo il periodo di gestazione del nuovo Quadro territoriale regionale paesaggistico, da completare al termine di una fase di ascolto, appunto, in cui si coinvolgeranno tutti i Comuni calabresi. «Sono previsti 39 forum di partecipazione in altrettante “unità di paesaggio” attraverso i quali le istituzioni locali, i cittadini e tutti i soggetti interessati potranno dare utili contributi». Il primo si terrà a Bova il 9 febbraio, l`ultimo il 18 luglio a Trebisacce. «Una metodologia nuova di lavoro – si è beato l`assessore –. Saremo noi a recarci in giro per la Calabria, dialogare con i rappresentanti territoriali e tradurre in fatti concreti le loro istanza. Una vera e propria rivoluzione culturale che dimostra la capacità di ascolto (appunto, ndr) dell`ente». Nell`ottica della trasparenza, aggiungiamo un altro particolare, non da poco, che i cittadini devono sapere: i rimborsi spese delle missioni istituzionali sono commisurati alla tabella dei costi di esercizio stilata dall’Aci, e viaggiando a bordo dei loro bolidi, i nostri politici possono presentare all’ufficio provveditorato di Palazzo Campanella un borderò delle spese molto più consistente della media (nel libro Casta calabra riportiamo un esempio-prova: su una percorrenza di 100mila chilometri, con una Fiat Punto si matura il diritto a un rimborso di 21mila euro, con un’auto di grossa cilindrata è invece più del doppio; motivo per cui l`Audi è l`auto più gettonata tra gli inquilini del Palazzo…).
Stillitani, invece, in tour non ci andrà: preferisce ricevere in maniera “virtuale” sollecitazioni, suggerimenti e domande. Come? La mancanza del suo indirizzo mail sulla schermata principale della sezione “Giunta” del sito della Regione suona ancora più strana, se solo si pensa alla foga comunicativa dei 6×3 («Ripartiamo») con cui ha tappezzato la Calabria per lanciare il suo nuovo sportello permanente (di ascolto, appunto) su tv e web. «Ripartiamo. Superando gli ostacoli. Per la ripresa. Nella trasparenza», recita lo spot che ripropone una gara di atletica. Non è dato sapere quali siano gli ostacoli, a parte – ci mettiamo nei panni di un giovane calabrese in cerca di dritte sul mondo del lavoro – quello di riuscire a trovare sul sito personale dell`assessore (www.stillitani.com) un riferimento che non sia il telefono fisso o il fax, non proprio i supporti più amati dalle nuove generazioni. Il centrista con delega a Formazione professionale e Politiche sociali si presenta in maniche di camicia – non rigirate, purtroppo – e cravatta millerighe, in gigantografia informale. E posa da ascolto, appunto. Ma è inutile cercare l`indicazione di un indirizzo email personale: non lo troverete. Nella sezione “Contatti”, l`ultima del banner principale, ecco il modulo per inviare le domande (l`unica email di cui si fa menzione è quella da inserire per identificarsi). In un`autointervista visibile sul portale, Stillitani si dice «perfermamente convinto» (min. 2:20) del valore dell`iniziativa dello sportello, e finalmente, a metà video, fornisce la mail: domande@stillitani.com. Eureka! Nel frattempo, in basso a destra è indicata una videogallery. Ma non provate ad azionarla: visto che la trasparenza è tutto, il tasto “play” non si vede.
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