Caso Fallara, per il gup il patteggiamento di Bruno Labate "non è congruo"
Rinvio al 22 giugno. Il gup Daniela Oliva non ha ritenuto congruo il patteggiamento a un anno e 8 mesi di carcere (con pena sospesa) che la difesa dell`architetto Bruno Labate avava concordato con la…

Rinvio al 22 giugno. Il gup Daniela Oliva non ha ritenuto congruo il patteggiamento a un anno e 8 mesi di carcere (con pena sospesa) che la difesa dell`architetto Bruno Labate avava concordato con la Procura della Repubblica. Il professionista reggino è imputato in uno stralcio del “caso Fallara” con l`accusa di peculato e truffa.
Il procuratore facente funzioni Ottavio Sferlazza e i sostituti Francesco Tripodi e Sara Ombra hanno contestato a Labate le strane liquidazioni che il Comune di Reggio faceva in favore dell`architetto, ex capo della delegazione romana della Regione Calabria.
Liquidazioni sul conto corrente di Bruno Labate per progetti di opere mai realizzate. Un raggiro dietro il quale, stando all`impianto accusatorio, c`era l`ex dirigente comunale al Bilancio Orsola Fallara, deceduta per avere ingerito acido muriatico nel dicembre 2010.
La richiesta di patteggiamento, avanzata dagli avvocati Pasquale Foti e Antonino Scimoni, era stata accolta favorevolmente dalla Procura a condizione che Bruno Labate avesse risarcito completamente il Comune di Reggio Calabria compresi gli interessi e il danno arrecato all`immagine dell`amministrazione di Palazzo San Giorgio, stimato in 40mila euro.
Una proposta di concordare la pena che, evidentemente, non è piaciuta al gup Oliva che, con il rinvio di oggi, rimanda la “palla” alla Procura della Repubblica.
Resta aperto, quindi, uno dei filoni del caso “Fallara” a pochi giorni dalla fissazione dell`udienza dell`altro stralcio a carico dell`ex sindaco di Reggio, Giuseppe Scopelliti (oggi governatore della Calabria), e dei tre revisori dei conti di Palazzo San Giorgio.