Pd, per il congresso regionale la palla passa a Bersani
LAMEZIA TERME Chi si attendeva novità dal summit tra i maggiori rappresentanti istituzionali del Pd calabrese e il commissario del partito è rimasto deluso. Chiariamo subito: la discussione nella sed…

LAMEZIA TERME Chi si attendeva novità dal summit tra i maggiori rappresentanti istituzionali del Pd calabrese e il commissario del partito è rimasto deluso. Chiariamo subito: la discussione nella sede regionale di Lamezia Terme è stata franca e, per alcuni tratti, anche abbastanza tesa ma non ha prodotto nessun risultato concreto ovvero non ha sciolto il nodo relativo alla data della celebrazione del congresso regionale. D`Attorre da una parte, i vari Maiolo, Principe, Minniti, Marini e Battaglia dall`altra, sono rimasti sulle proprie posizioni. Con il primo a ribadire che non ci sono le condizioni per celebrare un`assise unitaria e i secondi a confermare la necessità di restituire agli iscritti di scegliere a chi affidare la guida del Pd calabrese. Probabile, a questo punto, che la patata bollenti arrivi sulla scrivania di Pier Luigi Bersani. A lui i colonnelli calabresi chiederanno di prendere una posizione chiara e netta sull`argomento.
In ogni caso, nel comunicato ufficiale diramato al termine della riunione non si fa minimo cenno alla questione congressuale. «Tutti i presenti – recita la nota – hanno espresso una ferma condanna verso la decisione assunta dal governo di autorizzare la centrale a carbone di Saline Joniche nonostante il voto unanime contrario, su forte iniziativa del gruppo Pd in consiglio regionale. È stato ricordato, tra l’altro, che nella precedente legislatura, la Giunta di centrosinistra, aveva proposto, in accordo con il territorio, la bonifica di Saline Joniche e la sua riconversione, attraverso la realizzazione di un progetto turistico che aveva avuto anche l’approvazione da parte del Cipe».
Nel corso dell’incontro è stata affrontata anche la questione dell’arretratezza delle infrastrutture in Calabria. I presenti hanno sollecitato il commissario D’Attorre ad impegnare i vertici nazionali del partito per esperire un deciso intervento presso il ministro Passera affinché, acquisite le giuste ed opportune informazioni sullo stato di paralisi delle reti infrastrutturali calabresi, provveda ad inserire nel programma avviato dal governo per la crescita dell’Italia, la soluzione delle più scottanti emergenze della nostra regione nel settore (A3, statale 106, reti ferroviarie, Porto di Gioia Tauro). Dalla riunione è emerso pure che l`insieme delle questioni sarà inserito nella “mozione Calabria” che il gruppo parlamentare, primo firmatario Bersani, presenterà a breve ed il cui testo di massima è stato condiviso da tutti i presenti. «Il governatore Scopelliti – prosegue ancora il documento – pur essendo assistito e rafforzato da un voto unanime del consiglio regionale sia sul rifiuto della Centrale a carbone di Saline Ioniche che sulle priorità calabresi in materia di infrastrutture, non è stato in grado di rappresentare a Roma le predette posizioni e di ottenere risultati al riguardo. Evidentemente il presidente Scopelliti è troppo impegnato a lavorare per costruire una sorta di partito personale in Calabria, illudendosi, a nostro avviso, di sfuggire così alla slavina che sta sommergendo il Pdl in Italia ed al fallimento della sua giunta nell’affrontare e risolvere le emergenze calabresi».