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Cavalcanti spinge sull`Unione dei Comuni

RENDE «Costruire l’obiettivo di una grande città attraverso un percorso politico-culturale che individui sin da subito sinergie di azioni amministrative per dare servizi di qualità in un territorio…

Pubblicato il: 02/08/2012 – 18:21
Cavalcanti spinge sull`Unione dei Comuni

RENDE «Costruire l’obiettivo di una grande città attraverso un percorso politico-culturale che individui sin da subito sinergie di azioni amministrative per dare servizi di qualità in un territorio che per collocazione, per quel che si è fatto nel passato, per l’esistenza di una importante Università, può divenire una delle più interessanti aree strategiche dell’intero meridione: un’occasione da non perdere ed un sogno da realizzare sol che lo si voglia per davvero» senza relegarlo «nel catalogo delle suggestioni elettorali». Di certo non è la prima volta che si parla di grande area urbana e di Unione dei Comuni, né sarà l`ultima. Ma le parole del sindaco di Rende Vittorio Cavalcanti sono inequivocabili. Nella lettera che Cavalcanti ha inviato ai colleghi Mario Occhiuto, Orlandino Greco e Ugo Gravina c`è anche un ultimatum: entro il prossimo ottobre i consigli comunali di Cosenza, Rende, Castrolibero e Montalto approvino lo statuto dell`Unione.
«Oggi – scrive Cavalcanti ai primi cittadini di Cosenza, Castrolibero e Montalto Uffugo –, la ricerca di soluzioni condivise e di area vasta viene ad essere imposta dalla cosiddetta “revisione della spesa”, vale a dire dell’esigenza di contribuire alla riduzione del disavanzo della Nazione e ad una ripresa di cui – ahimè – non si intravedono ancora né i percorsi né gli approdi. Il governo Monti, in realtà, non ha segnato quel “cambio di passo” che pur era lecito attendersi, valorizzando il ruolo degli enti locali: tagli lineari prima; tagli lineari poi, mentre i recenti provvedimenti legislativi prescrivono che la revisione della spesa avvenga “ad invarianza del livello dei servizi”; i sindaci protestano non perché vogliono più risorse, ma perché da anni subiscono un processo di riduzione dei trasferimenti che li ha condotti al limite della governabilità dei territori. Dunque, essere pronti a queste nuove sfide significa comprendere fino in fondo che il compito che ci attende è dare risposte adeguate con meno risorse, sapendo che in tempi di crisi si abbassa l’asticella delle entrate ed aumentano le richieste di aiuto, in un contesto in cui il territorio del welfare è di fatto affidato totalmente agli enti locali».
Ecco che per Cavalcanti «l’Unione dei Comuni rappresenta un modello di governance idoneo per ottimizzare le risorse ed equilibrare il livello dei servizi principali, per avanzare il grado di pianificazione comune, per proseguire un processo di revisione della spesa, verso la formazione di una città unica ma, soprattutto, per un salto culturale e politico che metta da parte campanilismi, egoismi e furberie. Tutto è chiaro, quasi banalmente ripetitivo di riflessioni e di idee espresse ed illustrate in innumerevoli occasioni. Oggi si tratta di metterle in atto e di passare all’attuazione concreta: il tempo è maturo e non si vedono ostacoli sul percorso. Nulla vieta, dunque, di ritenere ed auspicare che entro il prossimo mese di ottobre i consigli comunale di Cosenza, Rende, Castrolibero e Montalto Uffugo possano riunirsi per approvare lo statuto dell’Unione – conclude il sindaco di Rende –, utilizzando il tempo intermedio per condividerne i contenuti, soprattutto per quanto attiene alle funzioni amministrative ed ai servizi da attribuire, e per dare una denominazione all’Unione medesima».

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