La lobby comunista de "Il Tempo"

«Le auto di blu di Scopelliti rovinano il piano sobrietà». Il solito giornale comunista disfattista e nemico della Calabria – e forse anche di Reggio – se la prende col governatore. Ma no! Sorpresa: la testata in questione è “Il Tempo” di Roma, il quotidiano di Mario Sechi che non è certo ascrivibile alla lobby mediatica dei cialtroni, non solo di sinistra ma invero trasversale se, nelle invettive scopellitiane, ha nel tempo abbracciato giornalisti del “Fatto Quotidiano” e della “Stampa”, del confindustriale “Sole24Ore” e, si parva licet, anche del “Corriere della Calabria”. Domenica la presunta lobby si era allargata a “Repubblica”, che con un pezzo in prima pagina approfondiva il caso Reggio meritandosi, il giorno dopo, una conferenza stampa ad hoc (ma senza domande, ché a Reggio si fa così) del sindaco Demetrio Arena. Lo stesso giorno, il quotidiano di area (post-berlusconiana, dunque scopellitiana, almeno sulla carta) “Libero” demoliva la giunta regionale elencandone gli sprechi, citando anche il libro Casta calabra (Falco 2011) come fonte di una sterminata casistica di sprechi, storture e familismo amorale interna al Palazzo. Stavolta, per il rispetto che si deve agli amici nessuna conferenza, ma neanche un comunicato o dieci righe risentite nella pagina delle lettere.
Oggi arriva l`ennesimo colpo della lobby “amica”: raccontando il vertice indetto ieri in via dell`Umiltà, “Il Tempo” elenca la sfilata di amministratori locali convocati da Angelino Alfano. Notando che se Chiara Colosimo, volto giovane (ma per davvero: ha 26 anni, 20 in meno del nostro governatore) del Pdl laziale, «arriva a bordo di un sobrio motorino», ecco che «a rovinare tutto ci pensa Giuseppe Scopelliti (…) che si presenta scortato da ben tre famigerate auto blu e regala perle sconcertanti: “Attenzione a questa caccia alle streghe nei confronti degli enti locali, se ci sono singole responsabilità vanno punite, ma non bisogna attentare all`autonomia delle amministrazioni come stanno facendo a Reggio”. Qualcuno – si legge ancora nel pezzo siglato Car.Sol. – gli fa notare i quattro avvisi di garanzia ai suoi danni, lui minimizza tutto: “Ma vi rendete conto che a me sono concessi solo cinque collaboratori? Ma si può governare una Regione in queste condizioni?”».
Dobbiamo aspettarci una conferenza stampa di risposta contro questi comunistacci del “Tempo”?