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E Peppe continua ad agitare spettri

REGGIO CALABRIA Continua il tour de force mediatico del governatore della Calabria, ospite questa mattina della trasmissione 24 Mattino su Radio 24. Ormai le giornate di Peppe Scopelliti sono quasi t…

Pubblicato il: 27/09/2012 – 12:08
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E Peppe continua ad agitare spettri

REGGIO CALABRIA Continua il tour de force mediatico del governatore della Calabria, ospite questa mattina della trasmissione 24 Mattino su Radio 24. Ormai le giornate di Peppe Scopelliti sono quasi tutte le stesse: di programma in programma, di trasmissione in trasmissione, nel tentativo di propagandare un modello di governo (a Reggio prima, in Regione poi) vincente nelle idee, virtuoso nella morale, sobrio negli atteggiamenti e oculato nella gestione delle risorse economiche. L`ex sindaco della città dello Stretto, però, ha scelto come interlocutori privilegiati gli italiani, non solo i calabresi. Perché adesso il momento è topico, e bisogna parlare alle alte sfere, far crescere la tensione nelle stanze dei bottoni, agitare spettri e pericoli (come il ricordo dei moti del 70, allestito nei giorni scorsi da Demi Arena). È necessario difendersi, anche alla luce del Laziogate che ha travolto Renata Polverini e il Pdl.
Soprattutto, serve insinuare il dubbio che lo scioglimento del Comune amministrato da Scopelliti per 8 anni, se alla fine dovesse avvenire davvero, sarebbe frutto di un complotto ordito dalle solite lobby perverse, dai comitati d`affari e, perché no?, dai giornalisti. Peppe “il presenzialista” anche stamattina ha ripetuto il suo Verbo, ormai ricicciato in tutte le declinazioni sintattiche possibili, ché altrimenti si rischia di annoiare il pubblico generalista di radio e tv. La mia esperienza da sindaco di una città che potrebbe essere commissariata per mafia? «Sono tranquillo sugli otto anni del mio governo». L`operato del suo successore a Palazzo San Giorgio? «Sono molto sicuro e tranquillo (ancora, ndr) dell`anno del sindaco Demetrio Arena».
Ci si chiederà: come mai tutta questa sicumera e tutta questa tranquillità in un momento così buio per Reggio Calabria? Semplice, perché «qui c`é un po` la caccia alle streghe». Dunque, di vero c`è poco o nulla. Si tratta semplicemente di un disegno eversivo, da parte dei soliti noti. Su una cosa, in ogni caso, si può essere d`accordo con il governatore: a Reggio è davvero notte di tregenda.
Rispondendo alle domande di Alessandro Milan, Scopelliti ha esplicitato meglio il suo pensiero (per evitare inutili fraintendimenti) e chiarito (ancora una volta, l`ennesima) chi sono i pericolosi nemici di Reggio, del Pdl, di “Peppe dj”, del cambiamento e via discorrendo. Ecco la sua – incontrovertibile, è vero – argomentazione: «Quando il ministro Cancellieri si è insediato, un giornalista (un pericolosissimo soggetto, evidentemente, ndr), guarda caso noto ai calabresi, all`atto della conferenza stampa del ministro si è alzato e ha posto una domanda: “manderà la commissione di accesso a Reggio Calabria?”». Che insolenza, che faccia tosta.
«Il ministro – ormai Scopelliti era perfettamente entrato nella parte del narratore fantascientifico – è rimasta sorpresa ricordando che si era appena insediata. Questo fa capire che si é costruita una strategia per demolire quanto di buono abbiamo fatto in otto anni e quanto si sta facendo oggi nella città di Reggio Calabria».
Ma, se la logica non fa difetto, bisogna credere che – dopo lunghe insistenze e pressioni da parte di giornalisti sediziosi – alla fine la Cancellieri abbia deciso di partecipare al complotto, se è vero come è vero che ha mandato una commissione d`accesso a far luce sulle infiltrazioni della `ndrangheta in Comune. Non le inchieste della magistratura, non gli arresti dei consiglieri (ex e attuali) di Palazzo San Giorgio, non la certificazione dei rapporti perversi dei politici con i boss, non la joint venture tra la cosca Tegano e il Comune per la gestione della Multiservizi. A scatenare tutto potrebbe essere stata una domanda di un giornalista. Questo è l`impianto difensivo del governatore. E purtroppo lo sta sbandierando in tutta Italia.

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