Polizia penitenziaria in emergenza: saltano le udienze
REGGIO CALABRIA Strutture carcerarie inadeguate, processi saltati perché il personale non è sufficiente per trasferire i detenuti nelle aule giudiziarie, aggressioni e carenza dei diritti fondamental…

REGGIO CALABRIA Strutture carcerarie inadeguate, processi saltati perché il personale non è sufficiente per trasferire i detenuti nelle aule giudiziarie, aggressioni e carenza dei diritti fondamentali. In Calabria, la situazione del pianeta carceri è arrivata al punto di non ritorno. E Angela Napoli interroga nuovamente il ministro della Giustizia per invitarlo a trovare una strada che porti fuori dall`emergenza. La deputata di Futuro e libertà parte dal presupposto che «gli organici del personale sono assolutamente inadeguati e le strutture carcerarie calabresi non sono idonee a contenere e garantire i diritti umani di tutti i detenuti». Poi ricorda che «nei mesi scorsi numerosi agenti della polizia penitenziaria in servizio nelle strutture carcerarie calabresi sono stati anche aggrediti da detenuti». E soprattutto che le udienze saltano perché non si riesce a trasferire i detenuti nelle aule giudiziarie: «Sono, infatti, già saltate diverse udienze dei processi “Entourage” e “Reggio Sud” al Cedir, e “Maestro” e “Pietrastorta” in appello presso il Tribunale di Reggio Calabria». Un fatto che rischia di far entrare in un pantano parecchi processi, «peraltro in un territorio dove i Tribunali sono fortemente impegnati a causa della pervasività della criminalità organizzata». La domanda di Angela Napoli al ministro della Giustizia, Paola Severino, è chiara: cosa intende fare per ristabilire la normalità?