PONTE SULLO STRETTO | Foti soddisfatto: «Il rinvio è quello che avevamo chiesto»
REGGIO CALABRIA Nino Foti non fa nulla per nascondere la sua soddisfazione dopo la scelta del Consiglio dei ministri di non adottare nessuna decisione definitiva (tutto è stato rimandato di 24 mesi)…

REGGIO CALABRIA Nino Foti non fa nulla per nascondere la sua soddisfazione dopo la scelta del Consiglio dei ministri di non adottare nessuna decisione definitiva (tutto è stato rimandato di 24 mesi) sulla realizzazione del Ponte sullo Stretto. «Lo avevo detto – afferma con una punta d’orgoglio il deputato reggino del Pdl – qualche giorno addietro: si procede sulla strada già intrapresa e più volte sostenuta dal precedente governo, o ci si astiene da questa decisione politica che un governo tecnico non dovrebbe assumersi l`onere di prendere, affidando così ogni decisione al nuovo governo». Proprio la scorsa settimana, il parlamentare pidiellino aveva tenuto, assieme al siciliano Enrico La Loggia, una conferenza stampa a Montecitorio per chiedere all’esecutivo Monti di non accantonare l’idea di unire con un ponte le sponde calabra e siciliana.
Sul punto – prosegue Foti – sempre a firma mia e di La Loggia, è già stato presentato un emendamento soppressivo del comma 8 dell`articolo 8 del disegno di legge recante “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2013)” circa le previsioni per il pagamento della penale che avrebbero giustificato l`accantonamento dell`opera».
«Oggi – sostiene ancora Foti – viene accolta favorevolmente la notizia che il governo sostanzialmente ha cambiato idea sul Ponte sullo Stretto. Sebbene la nota ricordi “la proposta della Commissione europea dell`ottobre 2011 di non includere più questo progetto nelle linee strategiche sui corridoi trans-europei” va chiarito subito che trattasi di un aspetto meramente dettato da motivi di ordine finanziario di contenimento della spesa pubblica poiché invece l`effettiva strategicità del Corridoio Berlino – Palermo permane tutt`oggi. Proprio come avevamo chiesto noi in conferenza stampa, la proroga di due anni consentirà ad un governo politico e non fatto di tecnici di assumersi la responsabilità se fare andare avanti o meno questa importante grande opera che nell`area di Reggio e Messina porterà oltre 40 mila posti di lavoro. Nel frattempo tutti i lavori in corso possono continuare. Così come tutti i contratti in corso tra la concessionaria Stretto di Messina spa e il contraente generale».