Fondazione Campanella, si dimette il dg Esposito
CATANZARO Sinibaldo Esposito lascia la Fondazione Campanella. Il direttore generale del centro oncologico ha rassegnato le dimissioni al presidente Paolo Falzea. Esposito ha comunicato la sua decisio…

CATANZARO Sinibaldo Esposito lascia la Fondazione Campanella. Il direttore generale del centro oncologico ha rassegnato le dimissioni al presidente Paolo Falzea. Esposito ha comunicato la sua decisione anche al governatore della Regione Giuseppe Scopelliti. C`è delusione nelle parole dell`ex dg, dovuta soprattutto alla possibilità che l`istituto sia messo in liquidazione, anziché rimodulato, così come previsto dallo stesso consiglio regionale. L`addio alla Fondazione è maturato «dopo una lunga riflessione, che fa seguito a una serie di incontri avuti negli ultimi giorni e trova ulteriore spunto anche in considerazione di alcune note ricevute dalla struttura sub-commissariale e dal dipartimento della Salute della Regione Calabria». Esposito punta l`accento sul presunto travisamento della volontà politica di «rilanciare il progetto di una Fondazione che mediante un serio percorso porti al riconoscimento Irccs privato», in modo da creare le condizioni per la «costituzione di un centro regionale oncologico di riferimento che in ogni caso deve operare di concerto e in sinergia con tutta la rete territoriale oncologica regionale». Un proposito in linea anche con i pareri espressi dal Tavolo Massicci, «dove da sempre si invita la Regione Calabria e la struttura sub-commissariale a una proposta di rimodulazione della “Campanella”, e giammai alla sua chiusura». Invece, la situazione si prospetta del tutto diversa, come sottolinea Esposito: «Per quello che abbiamo letto, e mai smentito, la struttura sub-commissariale ormai sembrerebbe che abbia deciso la liquidazione della Fondazione».
Il risultato è una «discrasia» tra politica e struttura commissariale che fa piombare il centro oncologico «nella più assoluta incertezza legislativa, giuridica, economica e pertanto programmatica», laddove invece la speranza di Esposito consistenza nell`individuazione di soluzioni adeguate per una «concreta rimodulazione giuridica della Fondazione». Un compito – aggiunge l`ormai ex direttore generale – «assegnato agli stessi sub-commissari nel decreto della loro nomina».
Alle incertezza sul futuro, vanno poi sommate le difficoltà del presente, come la scelta – da parte del Dipartimento della Regione – di interrompere l’erogazione delle somme assegnate per il trimestre luglio-settembre e di non procedere alla assegnazione del budget relativo all’ultimo trimestre 2012. «Nonostante ciò – commenta Esposito –, si è continuato ad assicurare prestazioni sanitarie e continuità assistenziale ai pazienti, in linea con quello che è stato l’indirizzo ricevuto dal management della Fondazione».
Oggi, però, le decisioni del governatore Scopelliti e dell`intera struttura commissariale, composta da Luigi D`Elia e Luciano Pezzi, comportano inevitabilmente «l’impossibilità di evitare il blocco delle forniture da parte di alcune aziende produttrici di presidi terapeutici esclusivi farmacologici» e mettono a rischio «la possibilità di garantire livelli assistenziali soddisfacenti e sicuri per i malati», spiega ancora l`ex dg.
Esposito analizza lo stato dell`arte, ma al tempo stesso pone anche condizioni ben precise, che riguardano in particolare le possibili soluzioni normative, impossibili da avallare senza l`«accordo tra i soggetti che si interfacciano e sono interconnessi alla stessa Fondazione, vale a dire l’Università “Magna Graecia” e la Regione Calabria». Una conditio sine qua non senza la quale «nessuno sforzo politico, nessuna nuova legge potrà consentire un percorso sereno».