Costruito in area protetta, villaggio turistico sotto sequestro
BELCASTRO Un paradiso a due passi dal mare, ma costruito violando i vincoli ambientali e paesaggistici. I carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale, coadiuvatio dai colleghi della Compagnia…

BELCASTRO Un paradiso a due passi dal mare, ma costruito violando i vincoli ambientali e paesaggistici. I carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale, coadiuvatio dai colleghi della Compagnia di Sellia Marina, hanno sequestrato il villaggio “Nirvana” costruito nel territorio del Comune di Belcastro, in provincia di Catanzaro. Realizzato negli anni Settanta il villaggio è cresciuto anno dopo anno fino a occupare 6mila metri quadri e ad arrivare a lambire la battigia. L`indagine, durata oltre un anno, è partita dall`osservazione aerea effettuata nel febbraio 2011, grazie all’utilizzo dell’ottavo elinucleo di Vibo Valentia. Da quel momento gli investigatori dell`Arma, coordinati dal pm Gerardo Dominijanni, hanno acquisito tutta la documentazione per verificare le autorizzazioni. Hanno così scoperto che il villaggio era costruito su un`area Sic (Sito di interesse comunitario), all`interno di una zona a protezione a speciale (Zps) e inserita nelle mappe del rischio idrogeologico. Per questo, sono stati denunciati due componenti della società Gammatour sas, con sede in Emilia Romagna. Si tratta di P.C., 74 anni, e del figlio P.A., 31. I carabinieri, inoltre, sono intervenuti proprio mentre erano in corso ulteriori lavori di ampliamento della struttura turistica. I sigilli sono stati apposti a oltre 80 appartamenti, due campi da tennis, una piscina l’anfiteatro, cucine e sala ristorante. Il provvedimento di sequestro, firmato dal gip Assunta Maiore, ha già trovato una prima conferma nella decisione del Tribunale della libertà che ha rigettato il ricorso dei legali della società. I particolari dell`indagine sono stati resi noti oggi dal capitano della Compagnia di Sellia Marina Giovanni De Nuzzo e dal comandante del Nucleo tutela patrimonio culturale, il maggiore Raffaele Giovinazzo. Quest`ultimo ha anticipato che «dopo questa prima fase di indagine sarà avviata una seconda fase con la quale saranno accertati i presupposti in base ai quali sono stati rilasciati i vari permessi».