Ferrovie, Scalzo insorge contro Trenitalia
REGGIO CALABRIA «Negli ultimi tempi la società Trenitalia non perde occasione nel farsi notare per l`assumere di autonome decisioni che vanno a incidere pesantemente sulle già precarie condizioni in…

REGGIO CALABRIA «Negli ultimi tempi la società Trenitalia non perde occasione nel farsi notare per l`assumere di autonome decisioni che vanno a incidere pesantemente sulle già precarie condizioni in cui si trovano a convivere tanti cittadini calabresi». A sostenerlo, in una nota, è il consigliere regionale Tonino Scalzo, vice presidente della commissione ambiente e trasporti. «Con l`introduzione dell`orario invernale, per motivazioni che non è dato conoscere – ha aggiunto – sono state soppresse le fermate di Botricello e Cropani che consentivano a numerosi cittadini e studenti di raggiungere le città di Crotone o Catanzaro Lido per motivi di lavoro o di studio. Questa volta, vittime delle decisioni di Trenitalia sono stati tanti cittadini e studenti residenti nel comprensorio ricadente nei territori di Sellia Marina, Sersale, Cropani, Cerva, Andali, Sellia, Belcastro, Petrona`, Marcedusa e Botricello. In qualità di consigliere regionale e di vice presidente della quarta commissione, su sollecitazione del circolo del Pd e del vice sindaco di Botricello Agostino Viscomi, sento di dover prendere posizione sulla vicenda a tutela della vivibilità e dello sviluppo di interi territori e di tutto il comprensorio interessato. Ritengo imprescindibile la reintroduzione di tale insostituibile servizio pubblico che, oltre a consentire ai cittadini di raggiungere centri importanti, rappresentano due presidi di riferimento da utilizzare per poter proseguire con altri treni di lunga percorrenza. Nella mia qualità, pertanto, mi adopererò fin da subito presso gli uffici competenti e nello specifico presso il dipartimento regionale al quale i pendolari hanno già consegnato una petizione ed un formale reclamo. «L`operatività di tale servizio pubblico – ha aggiunto Scalzo –, oltre a rispondere a principi costituzionali non eludibili e non negoziabili, segna un livello di attenzione a favore di tanti cittadini che vivono in territori scarsamente collegati con i mezzi pubblici. L`iniziativa della soppressione delle due fermate di tal genere imporrebbe ai cittadini stessi, in un periodo di magra come questo, esborsi ulteriori in quanto gli stessi si vedrebbero costretti ad utilizzare i propri mezzi privati. La decisione rappresenta, quindi, un danno anche per tutto il comprensorio».
«Nella piena condivisione della petizione di firme tendente al ripristino del convoglio ferroviario anche unitamente agli altri componenti della quarta commissione del consiglio regionale – ha concluso – mi attiverò per la proposizione di un apposito ordine del giorno presso il consiglio regionale tendente a fare in modo che le due fermate vengano al più presto ripristinate».