Vinitaly 2013, Cosenza “accelera” e Coldiretti scrive a Unioncamere
COSENZA La Camera di Commercio cosentina già pronta al Vinitaly 2013, mentre le altre segnano il passo. Il rischio è che la Calabria si presenti “alla spicciolata” e senza un piano unitario in quella…

COSENZA La Camera di Commercio cosentina già pronta al Vinitaly 2013, mentre le altre segnano il passo. Il rischio è che la Calabria si presenti “alla spicciolata” e senza un piano unitario in quella che può essere considerata la vetrina più importante del settore. E proprio relativamente all`organizzazione e partecipazione delle aziende vitivinicole calabresi alla fiera in programma a Verona dal 7 al 10 aprile, la Coldiretti, attraverso il presidente regionale Pietro Molinaro, ha scritto una lettera al presidente di Unioncamere Calabria Lucio Dattola e agli assessori regionali Michele Trematerra (Agricoltura) e Antonio Caridi (Attività produttive). «In questo momento – si legge nella lettera – pare che un uomo solo è “al comando della corsa” e cercando alleanze, anacronistiche, potrebbe ottenere un unico risultato: far presentare in ordine sparso, nella rassegna più importante dell’enologia a livello internazionale, le imprese calabresi». Per Molinaro sarebbe «davvero preoccupante e fuori da ogni logica» per i suoi «effetti sulla credibilità della nostra Regione» che minerebbero «azioni virtuose che nel settore agroalimentare la Regione Calabria ha messo in campo, come ad esempio l’enoteca regionale e il bando sulla ristorazione. La promozione e il marketing – prosegue la missiva di Coldiretti –, temi cari al sistema camerale, sono fattori strategici per la competitività delle imprese e se fatti in forma sistemica, ci consentono di valorizzare tutto il territorio, poiché proprio il vino, per le sue caratteristiche varietali e storiche, ben ne descrive la ricchezza».
Molinaro spiega al Corriere della Calabria che l`iniziativa “solitaria” dell`ente cosentino rischia di far disperdere risorse ingenerando una sorta di guerra tra poveri. E commenta che al «protagonismo» va preferita una «visione unitaria, intelligente e costruttiva» finalizzata all`«interesse generale»
«Quando prevalgono i campanili – aggiunge –, si rischia di raccogliere solo cocci e contestualmente, si dà una immagine sbagliata sia delle imprese che delle istituzioni preposte, con il rischio di confinare (come già successo nel passato) un comparto in grande crescita in chissà quale anfratto dei padiglioni fieristici. Sarebbe un viaggio di sola andata, senza possibilità di ritorno – scrive ancora Molinaro – che vedrebbe vanificato il rapporto tra spesa pubblica, che comunque ci sarebbe, e risultati economici. Da sempre, come Coldiretti Calabria, ci siamo espressi per uno strumento unitario di coordinamento delle risorse per attività di promozione, con una visione regionale e l’ambito giusto lo rinveniamo nell’UnionCamere Calabria, dove, per l’autorevolezza che le riconosciamo, occorre prendere decisioni che per la validità dei presupposti e sviluppi non possono appartenere solo ad alcuni. D’altronde – conclude il numero uno di Coldiretti Calabria – nell’edizione Vinitaly di tre anni fa, coerentemente avevamo espresso un giudizio negativo sull’allora Unione regionale delle Camere di Commercio della Calabria battezzata Nord-Sud». Di qui la richiesta al presidente Dattola e agli assessori regionali «di voler intervenire con determinazione per fare in modo che si possano abbandonare visioni e obiettivi campanilistici, scegliendo una strada unitaria a carattere regionale».