Gli ultimi dati forniti dal ministero del Lavoro tracciano una situazione da allarme rosso per la Calabria. Nel quarto trimestre del 2012, sono stati infatti attivati 77.322 rapporti di lavoro, in calo del -9,2% rispetto allo stesso periodo del 2011, a fronte di un decremento nazionale di -5,8%. Il dato emerge dal sistema delle comunicazioni obbligatorie del ministero del Lavoro e pone la nostra regione tra quelle più in difficoltà a livello italiano. Parallelamente, diminuiscono anche i rapporti di lavoro cessati nella regione, che nel quarto trimestre 2012 sono stati 154.070, in calo del -3,3% rispetto allo stesso periodo dell`anno precedente (-0,2% la media nazionale).
Negli ultimi tre mesi dello scorso anno, i lavoratori interessati da almeno un avviamento al lavoro in Calabria sono stati 66.928 e 141.272 quelli interessati da almeno una cessazione. Secondo i dati del ministero del Lavoro, la Calabria è la regione in cui si registra il rapporto cessazioni/lavoratori più contenuto con 1,09 rapporti di lavoro cessati pro capite, seguita dalle Province Autonome di Trento e Bolzano (rispettivamente 1,15 e 1,09). Anche il numero medio di attivazioni per lavoratore è tra i più bassi del Paese: 1,6 rispetto al valore medio nazionale di 1,41 rapporti di lavoro per individuo, dopo la provincia autonoma di Bolzano (1,08).
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