Antimafia, il pool voluto da Letta presto all’opera
REGGIO CALABRIA I magistrati antimafia Nicola Gratteri e Raffaele Cantone, rispettivamente della Dda di Reggio e della Suprema Corte di Cassazione, a breve dovrebbero elaborare proposte legislative…

REGGIO CALABRIA I magistrati antimafia Nicola Gratteri e Raffaele Cantone, rispettivamente della Dda di Reggio e della Suprema Corte di Cassazione, a breve dovrebbero elaborare proposte legislative antimafia e anticorruzione. Già entro l’estate i due sostituti procuratori – chiamati dal presidente del Consiglio, Enrico Letta a far parte del pool di esperti – potrebbero concludere il loro lavoro. Parola del ministro per la Pubblica amministrazione e la semplificazione, Gianpiero D’Alia che in un’intervista rilasciata a Guido Ruotolo pubblicata sull’edizione odierna della Stampa anticipa il programma del governo in materia di lotta alla mafia e alla corruzione. In particolare, afferma D’Alia nell’intervista, «la legislazione antimafia e anticorruzione rappresentano sicuramente una delle priorità che questo governo intende affrontare in tempi rapidi. Già entro l’estate la commissione nominata dal presidente Letta produrrà proposte legislative di modifica della normativa processuale e antimafia. Anche la legge sulla corruzione diventerà operativa nei prossimi due mesi». E alla domanda di Ruotolo se questi propositi potrebbero creare fibrillazioni all’interno della maggioranza – soprattutto in tema di ripristino della legge del falso in bilancio -, il ministro risponde categorico: «Non lo credo, anche perché è evidente il nesso che c’è tra il complesso di norme sulla corruzione, che dobbiamo applicare nella sua parte amministrativa, e i reati più specifici che attengono alla sfera delle società e delle imprese. Poi, è chiaro che i processi che in passato sono stati “graziati” dalle modifiche legislative sono superati, archiviati, passati in giudicato».
E il tema della corruzione sta particolarmente a cuore al ministro: «Provvederò a breve alla nomina del nuovo presidente della Civit con funzione di Alto commissario per la lotta alla corruzione». (0090)