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Guariniello: le scuole, un rischio per i nostri figli

LAMEZIA TERME «Spesso i controlli si fanno solo per aumentare il numero delle ispezioni prestando poca attenzione alla profondità dell`indagine. Per questo dico che è più importante ridurne la quan…

Pubblicato il: 10/06/2013 – 18:49
Guariniello: le scuole, un rischio per i nostri figli

LAMEZIA TERME «Spesso i controlli si fanno solo per aumentare il numero delle ispezioni prestando poca attenzione alla profondità dell`indagine. Per questo dico che è più importante ridurne la quantità a favore della qualità». Il procuratore generale di Torino, Raffale Guariniello – titolare delle inchieste più scottanti in materia di sicurezza sul lavoro – è andato dritto al cuore del problema. Nel convegno sul testo unico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro celebrato a Lamezia Terme, il magistrato – che ha permesso di inchiodare alle proprie responsabilità i vertici della Thyssen Krupp e dell`Eternit – ha tenuto una sorta di “lectio magistralis” su come interpretare al meglio lo strumento principe in materia: il decreto legislativo 81/2008. Appunto il testo unico sulla sicurezza sul lavoro. Un appuntamento, introdotto da Domenico Santirocco, già docente dagli atenei “La Sapienza” e la “Luiss” di Roma, che ha visto la partecipazione di moltissimi operatori del settore e che è stato organizzato dalla Confederazione europea professionisti e aziende (Cepa) di Assocostruttori in collaborazione con il Fei, l`Onaps e l`Aneas. «Casi come quello dell`Ilva – ha detto Guariniello – hanno dimostrato che tutelare la sicurezza non è una questione che attiene solo l`interno di uno stabilimento ma riguarda anche il territorio dove sorge una fabbrica. L`intera collettività». Per questo il procuratore generale ha invitato anche la magistratura a «cambiare la metodologia d`indagine. La domanda principale che ci dobbiamo porre all`inizio di un`inchiesta nel campo degli infortuni è se si tratta di un singolo episodio o è frutto di una scelta strategica di fondo dell`azienda. Noi abbiamo il dovere di far emergere questa strategia». E a questo proposito Guariniello ha sottolineato come non sia possibile attribuire ad un singolo caposquadra o capocantiere decisioni sulle politiche di sicurezza. «Una scelta del genere – ha sostenuto – non può che essere assunta che dai vertici di un`impresa». Ma la stoccata più forte il procuratore generale di Torino l’ha riservata a come vengono gestite le strutture pubbliche. «Le scuole – ha tuonato – si sono trasformate nei luoghi più pericolosi in termini di sicurezza. Noi mandiamo i nostri figli in edifici in cui non c`è la garanzia che possano tornare vivi». E a questo proposito ha citato una serie di incidenti che si sono susseguiti nelle strutture scolastiche italiane di cui alcuni mortali. «Non possiamo però addossare poi la responsabilità di quanto succede – chiarisce – ai capi d`istituto che senza risorse possono fare veramente poco». (0090)

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