LAMEZIA TERME Una bussola, uno strumento per comprendere lo stato di salute dell`economia regionale e orientare le politiche di sostegno al sistema produttivo. La presentazione del “Rapporto Unioncamere Calabria 2013” diviene così non solo occasione di discussione del quadro economico-sociale della nostra regione ma soprattutto momento di riflessione per mettere a fuoco le azioni da intraprendere per consentire alla Calabria di uscire dal tunnel recessivo dove da alcuni anni è sprofondata. Nel corso dell`annuale forum “Economia Calabria” – programmato per lunedì 8 luglio con inizio alle 10,30 nella sede lametina di Uniocamere – il rapporto sarà presentato offrendo uno spaccato dell`economia regionale dal punto di vista delle Camere di Commercio provinciali. Un appuntamento che conclude la serie di manifestazioni ed eventi che si sono svolti in giro per la Calabria nell`ambito dell` Undicesima giornata dell`economia. Ad introdurre i lavori Antonio Palmieri, segretario generale di Unioncamere Calabria. Seguiranno le relazioni sulle economie provinciali dei presidenti delle Camere di commercio calabresi: Paolo Abramo per Catanzaro, Giuseppe Gaglioti per Cosenza, Michele Lico per Vibo Valentia e Vincenzo Pepparelli per Crotone. Mentre il presidente di Unioncamere Calabria, Lucio Dattola, relazionerà sullo stato e le prospettive dell’economia calabrese. Concluderà i lavori il presidente della giunta regionale, Giuseppe Scopelliti. «Proporre una lettura dell`economia nel quadro attuale non è semplice – ha dichiarato, in una nota Lucio Dattola, presidente di Unioncamere Calabria –. Come Regione, scontiamo un ampliamento delle difficoltà, viste alcune fragilità strutturali che da sempre ci caratterizzano: l`attività produttiva è arretrata nella generalità dei settori, alimentando il tasso di mortalità delle iniziative imprenditoriali; il contributo degli investimenti nel “mattone” si è affievolito, per poi assumere segno negativo; il tenore di vita delle famiglie ha subito un netto ridimensionamento, accrescendo la diffusione dei fenomeni di povertà ed esclusione sociale; il tasso di disoccupazione, infine, ha segnalo una forte accelerazione, per effetto del numero crescente di donne e giovani in cerca di lavoro». Secondo il presidente tra le cause che hanno fatto peggiorare il quadro economico regionale «le pesanti misure di consolidamento dei conti pubblici in particolare, l`inasprimento delle imposte indirette (come accise sui carburanti e Imu)». Interventi che per Dattola hanno avuto «un notevole impatto sui bilanci delle famiglie, a prescindere dal livello di ricchezza raggiunto in precedenza. La scarsità di risorse pubbliche, poi – ha aggiunto –, ha limitato la possibilità di dare sostegno a coloro che si trovano in condizioni di disagio, favorendo l`emarginazione sociale e il degrado». Il rappresentate regionale di Unioncamere ha poi puntato l`indice contro «le persistenti difficoltà di accesso al credito» responsabili di aver innescato un circolo vizioso. In particolare, per Dattola «la riduzione dei prestiti ha contribuito ad accrescere le difficoltà delle imprese, su cui già gravava un mercato interno stagnante o addirittura in recessione ma anche i crediti dalla P.A., le maggiori difficoltà di queste ultime hanno fatto lievitare le sofferenze bancarie; la crescente rischiosità del credito, infine, ha spinto gli intermediari a razionalizzare ulteriormente l`offerta dei prestiti». Secondo il presidente di Unioncamere per costruire il futuro della Calabria occorre puntare sui giovani ai quali «vogliamo dedicare questo Forum». Questo perché ha motivato Dattola «è possibile costruire con loro e per loro un nuovo modello di sviluppo regionale, compatibile e sostenibile». (0090)
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