Skip to main content

Ultimo aggiornamento alle 7:35
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 3 minuti
Cambia colore:
 

Caso Squillacioti, l`"aut aut" del dg Orlando

Sull`“affaire Squillacioti” la Procura di Catanzaro sembra avere le idee chiare, la Regione no. La nomina dell`attuale dg dell`Asp di Reggio ha messo in stato di agitazione diversi dipartimenti, con…

Pubblicato il: 04/08/2013 – 18:30
00:00
00:00
Ascolta la versione audio dell'articolo
Caso Squillacioti, l`"aut aut" del dg Orlando

Sull`“affaire Squillacioti” la Procura di Catanzaro sembra avere le idee chiare, la Regione no. La nomina dell`attuale dg dell`Asp di Reggio ha messo in stato di agitazione diversi dipartimenti, con i dirigenti ancora indecisi su che pesci pigliare per sanare una situazione diventata spinosa e culminata in un`indagine che vede indagati la stessa manager e il direttore generale del dipartimento Salute, Antonino Orlando, entrambi ascoltati in Procura lo scorso 29 luglio.
Orlando – per il quale vengono ipotizzati i reati di truffa e abuso d`ufficio – ha provato nei giorni scorsi a sfilarsi e a obbligare la presidenza della giunta regionale a farsi carico del destino della Squillacioti. Il caso ruota attorno all`incompatibilità della dg, che avrebbe usufruito dell`esodo incentivato quale dipendente della Regione e al tempo stesso ricoperto l`incarico ai vertici di Palazzo Tibi. Due condizioni in antitesi tra loro. L`incompatibilità deve insomma essere sciolta, il punto è come fare.
In una circolare dell`8 luglio destinata al segretario generale della giunta, Franco Zoccali, e al governatore e commissario ad acta Peppe Scopelliti, Orlando comunica il termine della fase istruttoria interna, conclusa con la proposta di istituire un «tavolo tecnico interdipartimentale». L`obiettivo è arrivare a formulare «un atto giuridicamente sostenibile» sulla posizione della manager. Ma è a questo punto che Orlando scivola verso un atteggiamento che sembra avere del pilatesco, quando sottolinea che «l`adozione dell`atto finale sembra coinvolgere la competenza di più dipartimenti». Tra cui di sicuro quello al Personale e alla Salute. Orlando sa che quella nomina scotta, e ribadisce che «un rapido esame e un`altrettanto rapida decisione da parte del Tavolo tecnico consentirebbe la definizione della questione che, com`è noto, è stata, tra le altre, attenzionata da una specifica interrogazione consiliare». C`è poco da scherzare, insomma.
La Squillacioti ha infatti ottenuto il prepensionamento con decorrenza a partire dal 1° ottobre 2012. Ma la norma regionale che regola l`esodo dei dipendenti (la 34 del 2010) è stringente: «A coloro che beneficiano della presente legge è fatto divieto assoluto di instaurare rapporti di lavoro o stipulare contratti per il conferimento di incarichi di consulenza, collaborazione, studio e ricerca, a qualunque titolo, con la Regione e con gli Enti, aziende e società regionali, per i cinque anni successivi alla risoluzione del rapporto di lavoro». Una prescrizione che sarebbe stata ignorata dalla numero uno dell`Asp 5, oggi indagata per truffa dalla Procura catanzarese.
Orlando, dal canto suo, non ha nessuna intenzione di essere un capro espiatorio.
E infatti lascia intendere come la risoluzione della vicenda interessi piuttosto il governatore Scopelliti e il dg Zoccali, «in quanto la questione riguarda più strutture della giunta regionale». Un modo per dire: voi l`avete nominata e voi dovete assumervene le responsabilità. (0070)

Argomenti
Categorie collegate

x

x