L`«intermediario» Bevilacqua e i buoni uffici con «Floriano»
LAMEZIA TERME L`ex consigliere provinciale del Pdl, Gianpaolo Bevilacqua, sarebbe stato uno strumento fondamentale per gli interessi del clan Giampà di Lamezia Terme. Nell`ordinanza che ha portato al…

LAMEZIA TERME L`ex consigliere provinciale del Pdl, Gianpaolo Bevilacqua, sarebbe stato uno strumento fondamentale per gli interessi del clan Giampà di Lamezia Terme. Nell`ordinanza che ha portato all`arresto del noto politico il gip Abigail Mellace sostiene che Bevilacqua si è prestato a essere «il tramite con il mondo imprenditoriale catanzarese, ad essere cioè un insostituibile intermediario che, mettendo al servizio della cosca le sue qualificate conoscenze, ha operato in concreto al fine di instaurare un preciso canale di collegamento fra l`impresa innegabilmente mafiosa di Giuseppe Giampà e il settore della grande distruzione di prodotti alimentari».
In questo caso non ci sono solo le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, per ricostruire il ruolo avuto dall`esponente del Pdl gli inquirenti hanno potuto contare su intercettazioni telefoniche dal significato manifesto. Queste conversazioni dimostrano come Bevilacqua abbia utilizzato il suo rapporto personale con Floriano Noto, titolare dei supermercati a marchio Sidis – forse la più importante attività imprenditoriale nel campo della grande distribuzione alimentare – per consentire alla ditta Gt Distribuzioni di Giuseppe Giampà di entrare a fare parte del gruppo dei fornitori della catena e quindi di inserirsi a pieno titolo nel circuito imprenditoriale. Scrive il gip: «Non ha esitato a spendere ancora una volta la propria persona, a mettere al servizio della cosca le proprie personali conoscenze creando dunque, in tal modo, un pericoloso ponte di collegamento fra la mafia e un importante settore della società civile ed esponendo così il medesimo a un concreto ed effettivo rischio di infiltrazione ed inquinamento».
A chiedere l`intervento del politico amico è Emiliano Fozza, uomo di fiducia e tuttofare di Giampà. Per conto del boss si occupa del traffico di sostanze stupefacenti, delle estorsioni, ma è “specializzato” nel settore commerciale. Secondo gli inquirenti impone «forniture di prodotti alimentari ai vari esercizi commerciali del lametino, in luogo di quelle tradizionalmente acquistate in precedenza, di qualità inferiore e a prezzi non competitivi». È proprio Fozza a contattare Bevilacqua per chiedere un suo intervento per ottenere un incontro con il direttore della catena. Il politico si mette a disposizione e fornisce il numero di telefono della segretaria dell`azienda. Poco dopo quindi l`emissario del clan telefona e si presenta: «Chiamo per quanto riguarda Gianpaolo Bevilacqua».
In pochi giorni Fozza riesce a ottenere un appuntamento con il direttore amministrativo della società. Informato dell`imminente incontro, l`esponente del Pdl si premura di rassicurare l`interlocutore: «Va bene, che poi faccio chiamare a Floriano (Noto, ndr) direttamente… va bene?». L`incontro sembra aver dato i frutti sperati. La cimice posizionata nella macchina di Fozza capta una conversazione tra l`indagato e un`altra persona non identificata, pure interessata a inserire prodotti alimentari nella catena di supermercati. Nel colloquio l`uomo del clan Giampà racconta di «essere riuscito a piazzare alcuni marchi di cui aveva la rappresentanza, per un fatturato non inferiore a 400.000 euro, parlando – annotano gli inquirenti – direttamente con l`imprenditore Noto della Sidis».
Ma soprattutto Fozza spiega il ruolo centrale avuto da Bevilacqua e, quindi, consiglia al suo interlocutore di rivolgersi all`ex consigliere provinciale. «Lo conosci tu all`assessore Bevilacqua? A lui ti devi rivolgere… Bevilacqua Giampaolo e ti fai fare il favore … Lui con Floriano sono “cazzo” e cucchiara». E ancora insiste: «Lo devi fare tramite questo … lo sai perché? Perché si scambiano favori … lo sai come funziona … Questo è nella Regione, tu lo sai … no? Nella Regione ci sono i soldi, allora si scambiano i favori … hai capito? Allora … una volta Floriano gli cerca un favore a lui … hai capito come fanno?». (0070)