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Cgil: «Ingannevole» la campagna pubblicitaria sulla sanità calabrese

CATANZARO «È indubbio che nella sanità calabrese vi siano buone esperienze e valide figure sanitarie. È anche vero che le condizioni generali della sanità regionale, quelle che conoscono la gran part…

Pubblicato il: 06/09/2013 – 13:34
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Cgil: «Ingannevole» la campagna pubblicitaria sulla sanità calabrese

CATANZARO «È indubbio che nella sanità calabrese vi siano buone esperienze e valide figure sanitarie. È anche vero che le condizioni generali della sanità regionale, quelle che conoscono la gran parte dei cittadini, mostrano un volto diverso: quello dei ticket, delle tasse, dei disservizi, dei calvari di cura, delle liste di attesa, dei reparti e dei pronto soccorso sovraffollati, delle migrazioni, delle cure a pagamento, della malasanità, della fatica a ricevere cure tempestive e di qualità». In una nota, la Cgil critica la scelta, adottata dalla struttura commissariale che gestisce la sanità calabrese, di riempire le strade di mega manifesti con foto di anziani, donne, bambini rassicurati e felici per la qualità dei servizi sanitari della regione. «Si tratta di quanto di più ingannevole potesse essere concepito – osserva il sindacato –per ricostruire il legame di fiducia fra cittadini, sistema sanitario e istituzioni. I cittadini hanno fiducia nella sanità pubblica e universale, ma pure, in una sanità capace di assicurare, con risorse pubbliche, buoni servizi e condizioni eque di accesso. La sanità calabrese e` un`altra cosa. In tempi di vacche magre e di sacrifici scaricati sui cittadini, la mega campagna pubblicitaria messa in piedi dalla struttura commissariale rappresenta uno schiaffo imperdonabile per lavoratori e pensionati». A riprova di quanto sostenuto, il sindacato evidenzia come persino i tavoli ministeriali mettono nero su bianco come in Calabria persistano ritardi nella riorganizzazione delle reti assistenziali e una messa in discussione dei livelli essenziali di assistenza. «La sanità – secondo la Cgil – non si migliora con costosi mega manifesti stile “Mulino Bianco“, ma con scelte chiare ed efficaci che rimuovano inefficienze, sprechi e disservizi. Scelte che continuano a mancare. Ma, per fortuna – concludono – i calabresi sanno distinguere tra vero e virtuale».

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