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Adamo pronto al dietrofront sul "condono"

COSENZA «Non può una norma concepita per contrastare gli effetti che la crisi scarica anche sulle aziende che sono state beneficiarie di agevolazioni, essere applicata per salvaguardare precisi int…

Pubblicato il: 20/12/2013 – 18:17
Adamo pronto al dietrofront sul "condono"

COSENZA «Non può una norma concepita per contrastare gli effetti che la crisi scarica anche sulle aziende che sono state beneficiarie di agevolazioni, essere applicata per salvaguardare precisi interessi particolari o sanare pratiche illegittime soggette a revoca. Se così fosse oltre a ritirare la mia adesione alla proposta, dichiaro sin da subito la mia disponibilità alla revisione di quella norma». Lo afferma in una nota Nicola Adamo, consigliere regionale del Pd, in merito all`emendamento che “condona” le somme – pari a circa 40 milioni di euro – che alcuni imprenditori calabresi avrebbero dovuto restituire alla Regione. La cosa sta creando non poco imbarazzo a Palazzo Campanella tanto che il presidente della commissione di Vigilanza Aurelio Chizzoniti sta lavorando a un esposto, da presentare alla Procura di Catanzaro, per fare luce sull`emendamento – approvato nel corso della penultima assemblea – che in sostanza cancella le somme che la Regione avrebbe dovuto incassare.
«Ho apposto la mia firma – continua Adamo – e sono stato uno dei proponenti di quella norma in tempi non sospetti. Quella norma è stata concepita per recepire il provvedimento varato dal governo Monti con  il decreto legge numero 83/2012 convertito nella legge nazionale numero 134 /2012».
Adamo ricorda come «altre Regioni avevano tempestivamente varato l’accoglimento al fine di promuovere un sostegno alle aziende in difficoltà per come previsto nell’ambito delle “misure urgenti per la crescita del Paese”. La proposta fu presentata sotto forma di emendamento al momento dell’approvazione del Bilancio regionale 2013 e successivamente in sede di assestamento. Su decisione del consiglio regionale è stata trasmessa all’esame della commissione consiliare competente perché fosse definito un disegno di legge organica».
«Dopo un anno, – conclude l`esponente del Pd – quel testo diviene legge perché l’assemblea regionale, nella seduta del  12 novembre, su sollecitazione  dai  presidenti dei  gruppi consiliari, delibera  di “definire nel più breve tempo possibile l’iter di approvazione e di immediata attuazione della legge”». (0030)

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