Ultimo aggiornamento alle 7:05
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 2 minuti
Cambia colore:
 

La Calabria piange il drammaturgo Vincenzo Ziccarelli

COSENZA In più di una visita nella nostra redazione, Vincenzo Ziccarelli aveva espresso – nella sua parlata pungente e schietta, che era un po` come la sua scrittura – critiche e amarezze sul mondo…

Pubblicato il: 06/01/2014 – 19:16
La Calabria piange il drammaturgo Vincenzo Ziccarelli

COSENZA In più di una visita nella nostra redazione, Vincenzo Ziccarelli aveva espresso – nella sua parlata pungente e schietta, che era un po` come la sua scrittura – critiche e amarezze sul mondo teatrale calabrese, sospeso tra provincialismo, filiazioni politiche e difetti nella gestione. Il drammaturgo e scrittore rendese si è spento a Cosenza, all`età di 78 anni. Esponente di spicco del Partito socialista calabrese, fu anche presidente della Provincia di Cosenza dal 1975 al 1980. Presidente del Consorzio teatrale calabrese negli anni 80, fu tra i sostenitori di esperienze di teatro “dal basso”, come il Gruppottanta. La sua notorietà nel mondo teatrale “ufficiale”, infatti, non gli vietò di animare anche la scena “off” delle compagnie amatoriali e dalle connotazioni politiche ben precise, negli Anni Settanta dell`impegno e negli Ottanta del riflusso. Non rinnegò ma il proprio credo. Celebre la sua battaglia per il miglioramento delle condizioni dei malati di mente.
Autore di importanti opere teatrali, fra le più belle scritte in Italia, come riteneva Diego Fabbri, ha dedicato, giovanissimo, qualche attenzione alla narrativa. Gli “Impotenti”, romanzo dei sentimenti e dei fallimenti di un promettente giovane calabrese, scritto nel 1963 e pubblicato da Pellegrini nel 1967, si ripropone oggi alla lettura per la sua drammatica attualità. Altro suo romanzo, antecedente di un paio d`anni nella scrittura, è “La quarantena”, edito a Roma nel 1967. Il suo teatro, raccolto in buona parte dalle edizioni milanesi “Sipario”, ha visto la luce qualche anno fa. Comprende: Un caso di morte apparente, Sogno d`ubriaco, Francesco e il Re (proposto di recente anche a Roma), Signori, la Mafia!, Scanderbeg furore di libertà, Volevo conoscerti meglio, La casa di pietra, Prova d`autore in cerca di personaggi, La coppia scoppia. Per i tipi della casa editrice cosentina, un paio d`anni fa uscì anche una monografia molto approfondita ed esaustiva sotto forma di intervista-manifesto.
In collaborazione con Saverio Strati ha scritto e rappresentato il dramma, di forte sapore classico, Il ritorno del soldato. Cristina `a spedesa, vista negli anni `70 al Rendano di Cosenza da oltre 50.000 spettatori, replicato nel 1974 per una settimana al Piccolo Eliseo, è il primo lavoro in dialetto calabrese rappresentato a Roma. Si descrisse così: “Cerca finché può, con crescente difficoltà e fatica, di contrastare la legge di gravità”. (0040)

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x