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Puccio: la giunta renda conto degli impegni per il Patto per lo sviluppo

CATANZARO «Nella legislatura conclusasi nel 2010 la giunta regionale di allora, la Provincia di Catanzaro, il Comune capoluogo e quello di Lamezia Terme firmarono un accordo di programma quadro denom…

Pubblicato il: 07/01/2014 – 17:26
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Puccio: la giunta renda conto degli impegni per il Patto per lo sviluppo

CATANZARO «Nella legislatura conclusasi nel 2010 la giunta regionale di allora, la Provincia di Catanzaro, il Comune capoluogo e quello di Lamezia Terme firmarono un accordo di programma quadro denominato “Patto per lo sviluppo” che prevedeva l`impiego di investimenti cospicui derivanti da risorse pubbliche compresi fondi europei e da risorse private. L`arco temporale previsto si sarebbe dovuto concludere con il 2013. Nel frattempo ci sono state le elezioni regionali. A tre anni di distanza la giunta Scopelliti dovrebbe rendere conto di quali siano stati gli esiti di quelle previsioni e di quegli impegni». Lo afferma, in una nota, il coordinatore regionale del Pd, Giovanni Puccio. «Per rinfrescare la mente agli smemorati – aggiunge – vorrei ricordare che si prevedevano investimenti per 942 milioni (450 pubblici e 500 privati) destinati allo sviluppo. Opere delle quali si parla da tempo, ma che ancora rimangono chimere: il collegamento veloce tra aerostazione e la ferrovia; la Metropolitana di superficie, parte di un processo di ammodernamento della tratta che collega Lamezia con Catanzaro; la filiera intermodale e il parco delle imprese nell`Area Industriale; il Centro di innovazione e di ricerca Agroalimentare; il Parco archeologico; la riqualificazione dell`area Termale e altre infrastrutture che si connettevano al processo di costruzione di un`Area centrale della Calabria che attraesse funzioni di dimensioni regionale e sovraregionali. Si trattava di un progetto che tendeva ad unificare il territorio tra le due città, Catanzaro e Lamezia, dotandolo di servizi e nuove opportunità. Sarebbe stato lo strumento migliore per sottrarre i bisogni e le domande sociali di quest`area alle logiche campanilistiche e ad una strumentalità che si rinnova nel tempo spesso a copertura di una vecchia politica. Quella che trova sfogo nelle prese di posizione di qualche assessore regionale, forse espropriato dalle proprie funzioni dal governatore della Calabria e che peraltro nella legislatura precedente pare si collocasse da un`altra parte e considera che quegli impegni fossero assunti da privati cittadini? O non dovrebbe assieme alla sua maggioranza di centro destra fare un serio esame di coscienza se ancora oggi non è stata in grado di affrontare il tema della nuova aerostazione e la governance degli enti che operano nel contesto provinciale?». «L`amministrazione lametina avrebbe potuto fare di più certo – conclude Puccio – ma la risposta non sta nel fare di tutte le erbe un fascio o pensare che basti mettere insieme le due amministrazioni di Lamezia e di Catanzaro se non cambia l`indirizzo di governo regionale. Il tema vero è quello del cambiamento regionalista. Questo cambiamento non lo possono dettare quelle forze che portano la responsabilità di un profilo conservatore che, di fronte alla drammatica crisi nazionale e calabrese continuano, imperterrite, nelle vecchie pratiche localistiche e clientelari». (0050)

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