Bonifiche, prosciolti i vertici della vibonese “Nautilus”
Il pubblico ministero di Udine ha chiesto e ottenuto il proscioglimento dall`accusa di peculato per Raffaele Greco e Lorenzo Passaniti, rispettivamente presidente e direttore tecnico della cooperativ…

Il pubblico ministero di Udine ha chiesto e ottenuto il proscioglimento dall`accusa di peculato per Raffaele Greco e Lorenzo Passaniti, rispettivamente presidente e direttore tecnico della cooperativa Nautilus coinvolta nella maxi inchiesta relativa alla bonifica della Laguna di Grado e Marano. Una realtà, quella vibonese, formata da 35 soci, con un valore annuo, fino al 2009, della produzione di 7,5 milioni di euro.
«Un epilogo che – ha spiegato Raffaele Greco in conferenza stampa alla presenza del presidente di Lega Pesca, Ettore Iannì – abbiamo cercato di scongiurare a ogni costo per tentare di dare continuità ad un patrimonio aziendale di professionalità e progetti. Nonostante il proscioglimento ciò ha rappresentato un prezzo che nessuno potrà mai risarcire quello pagato a causa del coinvolgimento nell`indagine, dei ritardi pesantissimi della giustizia nel definire l`archiviazione, del conseguente linciaggio mediatico cui la cooperativa è stata sottoposta: tutti fattori che hanno gravemente compromesso non solo le trattative in corso con banche e istituti di credito per scongiurare la liquidazione, ma anche bloccato l`iter di prestigiosi progetti approvati dal Miur, compreso un saldo di 1,4 milioni di euro per attività già realizzate, che avrebbe sicuramente fatto la differenza nell`affrontare le sopraggiunte difficoltà finanziarie».
Si tratta di un «ventaglio molto articolato di specializzazioni» che parte dalla maricoltura biologica, primo asset creato dalla Nautilus che ha permesso di dare vita al primo centro in Italia, fino ad arrivare alla nutraceutica, ovvero alla ricerca e all`estrazione e la valorizzazione di Omega3 dai prodotti ittici e di altre molecole cosiddette “buone”. Gli altri due asset, messi in vendita o in affitto mediante avviso pubblico con scadenza il 25 febbraio, sono la società proprietaria del Centro di ricerca e servizi per il controllo e la certificazione della qualità e della sicurezza alimentare denominata “Crescoma srl” e la storica divisione “Nautilus Ambiente”, leader nel settore delle ricerche oceanografiche con tanto di laboratorio ambientale e geotecnico, corredo strumentale per le indagini e le caratterizzazioni ambientali.
Greco ha ricordato alcuni progetti come ad esempio «il “Sigec” sul tema dell`erosione costiera dal valore di circa di 8 milioni di euro o il “Direct Food” sul tema della sicurezza e qualità degli alimenti dal valore di 9 milioni di euro, di un certo livello, unici non solo per la Calabria, ma per il mezzogiorno intero e che meritano di essere ripresi e completati con il contributo delle elevate professionalità specifiche che l`azienda ha saputo costruire». (0080)