Accertamenti sulla microspia trovata nella stanza di Tallini
Verificare se l`istallazione della telecamera fosse stata autorizzata dall`autorità giudiziaria. Sarà questo il primo obiettivo degli inquirenti per quanto riguarda il caso dell`apparecchiatura rinve…

Verificare se l`istallazione della telecamera fosse stata autorizzata dall`autorità giudiziaria. Sarà questo il primo obiettivo degli inquirenti per quanto riguarda il caso dell`apparecchiatura rinvenuta ieri nell`ufficio dell`assessore regionale al Personale, Domenico Tallini. In queste ore, in pratica, la Procura dovrà controllare se a piazzare la microspia nella stanza del dipartimento sia stato un organo di polizia giudiziaria regolarmente autorizzato nell`ambito di un`inchiesta.
Da quanto si è appreso la microcamera sarebbe stata dotata anche di microfono e collegata alla corrente elettrica e, quindi, presumibilmente funzionante. La scoperta sarebbe avvenuta durante dei lavori di manutenzione dell`impianto elettrico. Lo stesso assessore Tallini ha sporto immediatamente denuncia contro ignoti chiedendo l’apertura di un’indagine. Il dispositivo audiovisivo si trova sotto sequestro custodito nell`ufficio corpi di reato.
«È evidente – aveva commentato a caldo l`assessore – che ignoti, per motivi a me sconosciuti, hanno per molto tempo spiato la stanza dove io svolgo la mia attività politico-amministrativa, ricevendo numerose persone sia nell’ambito delle deleghe a me assegnate, sia nell’espletamento del mandato elettorale. La mia porta – aggiunge Tallini – è notoriamente sempre aperta a tutti: non ho segreti da custodire e non capisco pertanto quale possa essere stato l’obiettivo degli anonimi autori della suddetta operazione di spionaggio. Non ho dubbi che la Procura della Repubblica non lascerà nulla di intentato per risalire ai responsabili di questa inqualificabile azione e punire, ove dovessero essere ravvisati estremi di reato, coloro che hanno interesse a condizionare la mia attività di politico e di amministratore».
Intanto questa mattina Tallini era atteso in Procura per essere ascoltato nell`ambito dell`inchiesta sulle presunte violazioni per la presentazione della lista “Per Catanzaro” in occasione delle elezioni amministrative del maggio 2012. L`interrogatorio è stato, però, rinviato per un impegno del difensore dell`esponente politico. Nell`inchiesta sono indagati l`impiegato comunale Onofrio Dominiaci, l`assessore comunale e fondatore del movimento, Massimo Lomonaco, e la segretaria Barbara Veraldi. Per i tre indagati la Procura di Catanzaro ipotizza i reati di falsità ideologica in atti pubblici e violazione delle norme per la presentazione delle liste elettorali. Nelle settimane scorse il sostituto procuratore Gerardo Dominijanni ha inviato un avviso a comparire a Tallini e all`ex assessore provinciale del centrodestra Maurizio Vento.