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Centrosinistra unito contro Scopelliti: «Si dimetta»

LAMEZIA TERME C`era grande attesa per le dimissioni di tutti i consiglieri di centrosinistra. Alla fine di dimissioni si parla davvero, ma solo di quelle del governatore. «Scopelliti deve prendere at…

Pubblicato il: 06/03/2014 – 15:01
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Centrosinistra unito contro Scopelliti: «Si dimetta»

LAMEZIA TERME C`era grande attesa per le dimissioni di tutti i consiglieri di centrosinistra. Alla fine di dimissioni si parla davvero, ma solo di quelle del governatore. «Scopelliti deve prendere atto del fallimento totale della sua giunta». Da qui la richiesta forte e condivisa da tutta la minoranza in consiglio regionale di un passo indietro «per ridare la parola ai calabresi». L`ipotesi di dimissioni in massa, con l`invito rivolto soprattutto agli ex “dissidenti” di Forza Italia, rimane sempre sul tavolo, ma evidentemente nessuno la ritiene più una via percorribile. Il faccia a faccia di lunedì tra Scopelliti e i berlusconiani sembra aver portato a un`intesa che – sebbene piuttosto fragile – il centrosinistra non crede di poter divellere. Ma la minoranza è comunque sempre pronta a sfruttare le eventuali aperture che dovessero arrivare dalla frangia guidata da Jole Santelli ed Ennio Morrone. «Sfidiamo Forza Italia a unirsi a noi per garantire le 26 dimissioni». Quelle che determinerebbero il crollo della maggioranza: «I rappresentanti del Pd hanno già messo il loro mandato nelle mie mani – puntualizza il capogruppo Sandro Principe –. Nessun altro consigliere di minoranza avrebbe problemi a rassegnarle se servisse. Le dimissioni hanno un valore se riescono nell`obiettivo, e noi sappiamo che Fi e Ncd si sono ricomposti dopo un accordo di potere».
In attesa delle nuove risoluzioni degli azzurri, al centrosinistra riunito questa mattina a Lamezia Terme non resta che sollecitare «con forza» il dietrofront del presidente di Regione, i cui quattro anni di governo hanno determinato sfaceli in tutti i settori, «soprattutto nella sanità, nella gestione dell`emergenza rifiuti e nei rapporti con il governo centrale».
La minoranza – forse per la prima volta dall`inizio della legislatura – sembra un fronte compatto e deciso a fare tutto il possibile per riportare al più presto i calabresi alle urne. Ci sono quasi tutti i consiglieri regionali (assenti giustificati diversi esponenti democrat, Loiero di Autonomia e diritti e Bova e Tripodi del Misto), a raffigurare fisicamente «l`esigenza di un`alternativa al centrodestra».
Si apre insomma una fase nuova, con un`opposizione unita e forse più agguerrita che in passato, ma anche più propositiva e meno confusa. Rientra in queste intenzioni l`idea di costituire un “gruppo di lavoro” (composto dai rappresentanti di tutte le formazioni) con il compito di «mettere ordine nel voluminoso lavoro che abbiamo svolto in questi anni». La nuova task force avrà dunque il compito di riunire in modo organico le proposte di intervento nei vari settori per «mettere in campo un`idea di Calabria alternativa». Un lavoro che sarà messo a disposizione di «tutte le forze che vorranno collaborare alla costruzione del nuovo centrosinistra».
Il gruppo avrà un altro compito: avviare l`istruttoria per una proposta di legge elettorale regionale che metta d`accordo le diverse anime dell`opposizione. Quanto alle modalità di scelta del candidato governatore alle prossime regionali, Principe non si sbilancia, ma ammette che «piace molto l`idea delle primarie».
Scopelliti ma anche De Rose. Il centrosinistra invoca infatti anche le dimissioni del presidente di Fincalabra. In primo luogo per la gestione totalmente «negativa» della società che si occupa di sviluppo regionale, ma soprattutto a causa dei «motivi comportamentali» (che gli sono costati anche un`iscrizione nel registro degli indagati della Procura di Cosenza) relativi all`affaire dell`Ora della Calabria, che ha infine portato alle dimissioni del sottosegretario Tonino Gentile.

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