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Annullata custodia in carcere per la "fiancheggiatrice" di "Micu u pacciu"

REGGIO CALABRIA La Cassazione annulla con rinvio l`ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Giuseppa Cotroneo, accusata di far parte della rete di fiancheggiatori che hanno support…

Pubblicato il: 15/03/2014 – 11:57
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Annullata custodia in carcere per la "fiancheggiatrice" di "Micu u pacciu"

REGGIO CALABRIA La Cassazione annulla con rinvio l`ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Giuseppa Cotroneo, accusata di far parte della rete di fiancheggiatori che hanno supportato la latitanza di uno dei boss più potenti e sanguinari della `ndrangheta reggina, Domenico Condello detto “Micu u pacciu”. La donna è la suocera dell`ergastolano Pasquale Condello – fratello dell`ex primula rossa – nonché madre di Giampiera Nocera, compagna dell`ex assessore all`Urbanistica del Comune di Reggio, Luigi Tuccio. La II sezione della Suprema corte ha emesso la sentenza lo scorso 12 marzo, accogliendo il ricorso presentato dai legali della donna, Nico D`Ascola e Marco Panella. Gli avvocati hanno presentato un`istanza di sostituzione della misura cautelare basata sulla recente sentenza numero 57 della Corte costituzionale, che ha di fatto eliminato l`automatismo della detenzione cautelare in carcere per i reati aggravati dalle finalità mafiose. La Cotroneo deve rispondere di procurata inosservanza di pena e associazione a delinquere semplice, entrambi i reati aggravati dalle finalità mafiose. Dopo il rigetto dell`istanza del Tribunale di Reggio, e la successiva conferma del Tribunale della libertà, i legali hanno presentato ricorso davanti alla Cassazione, che ha infine stabilito il rinvio al Tdl, ora chiamato a emettere una nuova sentenza. «Il nostro ricorso è stato accolto in pieno. Avevamo lamentato il fatto che non fosse stato tenuto conto del passaggio più importante della sentenza della Consulta, in base al quale per il soggetto che è estraneo a contesti associativi di stampo mafioso è necessario motivare con rigore la custodia cautelare. E la signora Cotroneo non è mai stata condannata né indagata», commenta l`avvocato Panella.

L`ARRESTO
La donna è stata arrestata il 13 marzo 2012, assieme ad altre 18 persone, nell`ambito dell`operazione “Lancio”. In una casa nella sua disponibilità, gli inquirenti avevano trovato alcuni manoscritti di Domenico Condello, alla macchia da due decenni. «Cara commare Pina – scriveva il boss –, io me ne sto andando. Mi diceva l`amico qui che ogni tanto per un paio di giorni posso venire, e io l`ho ringraziato. Lascio qui tutto quello che mi avete mandato perché se torno mi può servire.Vi ringrazio di tutto. Se avete bisogno mi fate sapere. Vi abbraccio e se Dio vuole ci rivedremo».

I RIFLESSI POLITICI
Pochi giorni dopo l`operazione, Tuccio presenta le dimissioni da assessore, non senza rimarcare la sua totale estraneità a contesti legati alla malavita. «Stavo con Giampiera da poco, mi aveva detto che non aveva più alcun rapporto con una sua sorella che era sposata con un detenuto (Pasquale Condello, ndr), ma io non avevo voluto neanche sapere di chi si trattasse. Quello che è successo dopo mi ha lasciato completamente esterrefatto», specificherà l`ex membro della giunta Arena, dichiarato incandidabile dalla Corte d`appello assieme agli altri politici coinvolti nello scioglimento del Comune di Reggio per infiltrazioni mafiose. Tuccio, figlio del giudice antimafia Giuseppe, subito dopo le dimissioni troncherà pure i rapporti personali e politici con il governatore Peppe Scopelliti, accusato di non aver preso le sue difese dopo lo scoppio dello scandalo. (0040)

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