Magorno: «Costruire una grande alleanza civica alternativa al centrodestra»
CATANZARO «Continuano gli incontri con tutte le componenti politiche, sociali, economiche e del lavoro che costituiscono il tessuto reale e vivo della società calabrese. L`obiettivo è la costruzione…

CATANZARO «Continuano gli incontri con tutte le componenti politiche, sociali, economiche e del lavoro che costituiscono il tessuto reale e vivo della società calabrese. L`obiettivo è la costruzione, attraverso l`ascolto e il confronto, di una grande alleanza civica e democratica che sia alternativa al fallimentare centrodestra che attualmente governa la Regione». Lo afferma, in una nota, il segretario regionale del Pd Ernesto Magorno. «Domani alle ore 10.30, a Cosenza, nella sede della Federazione provinciale del Pd – prosegue – ascolterò i segretari regionali Michele Gravano, Paolo Tramonti, Roberto Castagna, di Cgil, Cisl e Uil. Nel pomeriggio, alle 15.30, nella sede di Confindustria Calabria, incontrerò il presidente Giuseppe Speziali. La strada che il Pd sta tracciando è quella dell`edificazione di un progetto politico che parta dai veri bisogni dei calabresi e che sia costruito con il contributo ideale e concreto delle forse migliori e realmente rappresentative di una Regione che ha straordinarie eccellenze e potenzialità finora inespresse».
«Sempre domani – afferma Magorno – nel tardo pomeriggio parteciperò al Consiglio comunale straordinario che si terrà a San Ferdinando (Reggio Calabria), con inizio alle 17, contro la chiusura dello sportello cittadino di Ubi Banca Carime. Condivido infatti la mobilitazione che l`amministrazione comunale, con il pieno sostegno della cittadinanza, sta portando avanti, contro una decisione che penalizza un comprensorio dove esiste un tessuto economico vivo e in forte crescita, composto da piccole e medie imprese legate alle attività dei trasporti e dello shopping. Ritengo che una banca non debba guardare solo ai bilanci, ma che debba essere un punto di riferimento per i cittadini e di promozione per lo sviluppo dei territori. San Ferdinando è uno di quei casi, appunto, nel quale un istituto bancario abdicherebbe ingiustamente a questa importante funzione non solo economica, ma soprattutto sociale».