Fondi Ue, Scopelliti: accelerare la spesa a prescindere da chi porterà avanti i progetti
REGGIO CALABRIA Le metropolitane calabresi sono in forte ritardo, «ma se non ci fossimo stati noi questi bandi non sarebbero mai stati fatti». Il governatore affronta il tema dei fondi comunitari all…

REGGIO CALABRIA Le metropolitane calabresi sono in forte ritardo, «ma se non ci fossimo stati noi questi bandi non sarebbero mai stati fatti». Il governatore affronta il tema dei fondi comunitari all’attacco, nel tentativo di rimarcare il buono fatto negli ultimi quattro anni e le “colpe” della precedente amministrazione di centrosinistra. Il mantra di Scopelliti fa pendant con la strategia portata avanti dalla sua amministrazione. E cioè: «Concentrare le risorse verso obiettivi importanti, perché è inutile investire in tutti i settori». Il presidente della Regione non entra nel merito degli interventi realizzati, preferisce piuttosto attaccare il suo predecessore, Agazio Loiero, che – prima di lasciare l’aula – aveva usato parole dure verso la giunta regionale: «Fa filippiche – ringhia Scopelliti – e poi scompare, si atteggia a gigante quale non è. Lui viene da un percorso da amministratore di totale confusione, visto che non sapeva la differenza tra fondi impegnati e fondi effettivamente spesi».
Abbandonata la querelle, Scopelliti si dice convinto della necessità di dare «grande accelerazione» alle spesa dei fondi comunitari, «indipendentemente da chi domani governerà e porterà avanti questi progetti». Ed è la prima volta che fa riferimento all’eventualità di una fine anticipata della sua esperienza da presidente della giunta. Scopelliti è infatti imputato nel processo Fallara e, in caso di condanna (il pm ha chiesto 5 anni di reclusione), verrebbe sospeso dalle sue funzioni, così come previsto dalla legge Severino.
Poi il governatore allarga la prospettiva e ritorna sui “meriti” della sua amministrazione. In primo luogo per «aver fatto uscire la Regione dal commissariamento» del settore rifiuti, e per la “svolta” nella sanità: «Io sto governando con 120 milioni in meno rispetto ai vostri bilanci (si rivolge all’opposizione, ndr). Si tratta di circa 500 milioni in meno in 5 anni».
L’OTTIMISMO DI MANCINI
L’aspetto tecnico relativo ai fondi Ue viene affrontato dall’assessore regionale Giacomo Mancini junior. Che garantisce: le risorse comunitarie passate non andranno perdute e le prossime – che ammontano a 11 miliardi di euro – sono già in fase di programmazione. L’argomento è tra i più delicati, visto che in fatto di finanziamenti comunitari l’alunna Calabria ha sempre rimediato secche bocciature dai maestri di Bruxelles. Gli esami di riparazione, però, secondo Mancini stanno dando i primi frutti, con l’acceleratore schiacciato «per spendere tutte le risorse già messe in campo e centrare tutti gli obiettivi» e con l’impegno «pieno» nella nuova programmazione. Certo, la missione è ostica quanto decisiva. Ed è anche per queste ragioni che il titolare al Bilancio invita il centrosinistra a «lavorare insieme per il bene della Calabria e per cogliere l’occasione delle risorse comunitarie».
LA RELAZIONE DI MANCINI
La seduta del Consiglio dedicata ai fondi comunitari inizia con quella che Mancini definisce «una buona notizia»: «La Commissione europea ha approvato il grande progetto sulla SS106 Jonica. I lavori del tratto interessato sono già a buon punto e contiamo di chiuderli entro fine anno». Gli obiettivi per la precedente programmazione 2007-2013 «sono ora la salvaguardia del Por Fesr e l’accelerazione della spesa. Abbiamo sempre rispettato i target di spesa, non abbiamo perso neanche un euro». Mancini ricorda la riprogrammazione delle risorse effettuata nel 2012, che ha «dato vita a una serie di azioni strategiche per gli edifici scolastici, la banda ultra-larga, la cassa integrazione in deroga, lo sviluppo del turismo e le Zone franche urbane». All’orizzonte c’è poi un altro traguardo: «Dobbiamo produrre spesa per più di un miliardo di euro. Occorre ridistribuire le risorse in base alla reale capacità di spesa. Tutte le “Regioni Convergenza” in difficoltà hanno riprogrammato: la Calabria non è la sola e non perderà risorse, perché il cofinanziamento nazionale distolto andrà tutto nel Piano ordinario Convergenza».
Mancini ammette che «il tempo perso a inizio programmazione ha condizionato tutto», anche se sottolinea l’«ottimo stato di avanzamento» per i lavori della SS106. In fase di valutazione i bandi della Metro di Catanzaro e della Gallico/Gambarie, mentre quello della Metro di Cosenza «sarà pubblicato nuovamente entro marzo». L’assessore conferma anche la gara per la banda ultra larga, «che si chiuderà questo mese». Novità anche per l’aeroporto di Lamezia, con la Sacal che «si è impegnata a bandire la gara entro aprile». Particolarmente incoraggiante, per Mancini, quanto fatto per la progettazione integrata, con i fondi Pisu che «hanno impresso un’accelerazione all’intero Por». Per i Pisl «abbiamo già firmato il 90% delle convenzioni per le infrastrutture, e siamo al 50% delle gare indette dai beneficiari, di cui quasi la metà aggiudicate. Entro maggio, prevediamo di arrivare al 95% con i bandi e al 65% con le aggiudicazioni».
LA NUOVA PROGRAMMAZIONE
La Calabria per il nuovo ciclo di programmazione 2014-2020 potrà disporre di 11 miliardi di euro, di cui un miliardo e 588 milioni sul Fesr, 533 milioni sull’Fse, un miliardo e 103 milioni per il Psr e 5 miliardi e 650 milioni del Fondo di sviluppo e coesione. «Siamo in una fase avanzata per la stesura del Documento di orientamento strategico – ha aggiunto Mancini –. Stiamo preparando programmi operativi che siano un po’ meno programmi e molto più operativi».
?LE REAZIONI
Particolarmente critico Agazio Loiero, che parla senza mezzi termini di risorse «buttate alle ortiche». Per l’ex governatore «l’errore più grave» nella gestione dei fondi comunitari è stato «aver dissipato professionalità decisive in settori cruciali per privilegiare il senso d’appartenenza. Ma queste cose non si improvvisano». Il capogruppo del Pd, Sandro Principe, oltre a evidenziare «il grande ritardo» della Regione nell’utilizzo dei fondi, ribadisce che la ricerca di collaborazione con la minoranza avanzata da Mancini rappresenta un’«autocritica» implicita: «Nella relazione viene meno la baldanza a cui siamo stati abituati in questi anni. È la presa d’atto del fallimento nella gestione delle risorse comunitarie».
Gianluca Gallo (Udc) punta invece l’accento sulla necessità di utilizzare i fondi Ue a favore delle montagne e dell’enogastronomia calabresi: «La sfida è utilizzare queste risorse per produrre economie e reddito». Positivo il giudizio di Mario Magno (Fi), che parla di «percorso efficace che ha consentito alla Regione raggiungere uno standard di spesa elevato, grazie al quale abbiamo ricevuto il plauso dell’Unione europea per il raggiungimento del budget prefissati». (0090)