IN EDICOLA | Lo scontro tra poteri a Cosenza e la «paura» di Gaetano
PAOLA (COSENZA) «Io ho paura a parlare, perché ho quattro bambini. E all’Asp ho fatto soltanto il mio dovere, fino in fondo». È fin dall’esordio che il faccia a faccia tra Sandro Ruotolo e Nicola Gae…

PAOLA (COSENZA) «Io ho paura a parlare, perché ho quattro bambini. E all’Asp ho fatto soltanto il mio dovere, fino in fondo». È fin dall’esordio che il faccia a faccia tra Sandro Ruotolo e Nicola Gaetano assume toni drammatici. La tensione, attorno alla scottante inchiesta sulle consulenze d’oro dell’Asp di Cosenza, si taglia a fette. Perché ci sono in gioco legami antichi e antiche alleanze sono saltate in aria.
L`avvocato teme di restare stritolato nello scontro tra poteri che ha come epicentro il capoluogo bruzio. I Gentile (e i loro non pochi amici) contro i tanti nemici. E lui, per il momento, al centro della tenzone: la pedina meno potente e più attaccabile di una guerra che cova da anni sotto la cenere, con due Procure impegnate ad analizzare le sue carte e i suoi conti e molti a sperare che le inchieste che lo riguardano trascinino giù l`influente famiglia del centrodestra. Troppo potenti Pino e Tonino: un assessorato pesante, le decisioni sulla sanità che passano da via Sambiase, i figli in carriera piazzati tra il Comune di Cosenza (prima della defenestrazione di Katya da parte del sindaco Occhiuto), Fincalabra dell`amico De Rose e l`Asp del fidatissimo Gianfranco Scarpelli. Molto spazio per loro e pochissimo rimasto agli altri, che ora passano al contrattacco. Il timore di Gaetano è quello di finire stritolato da certi meccanismi; un timore che diventa terrore davanti alla prospettiva di restare da solo.
Il silenzio di questi giorni, nei quali un legale ben pagato dall’Azienda sanitaria è diventato il fulcro di una trama giudiziaria che si dipana tra Cosenza e Paola, si è trasformato in «paura di parlare». Il tentativo di dribblare le domande si è sciolto nell`urgenza di non passare per l’uomo nero. C’è in gioco una carriera. C’è in gioco un rapporto di lunghissima data con la famiglia Gentile. Sono comuni la provenienza e l’approdo: «Sono vicino al centrodestra ma vengo da una famiglia di socialisti», proprio come Tonino e Pino Gentile. Ma sono diversi, a questo punto della storia, gli stati d’animo. Il senatore ha lanciato messaggi alle “manine” che avrebbero reso nota l’inchiesta a carico del figlio Andrea. Gaetano, l’amico delle gite in barca nell’azzurro profondo del Tirreno, invece, ha paura, «perché mi sono successe delle cose soltanto per aver fatto il mio dovere. Sono un uomo distrutto».
Non vuole parlare dell’inchiesta, «ma mi faccia ripetere una cosa che ha scritto Roberto Saviano: “In Calabria la realtà non è mai come sembra”».
Non rinnega le sue amicizie storiche, ma ribadisce che «i Gentile con questa storia non c’entrano nulla. La politica non ha nulla a che vedere con i miei incarichi: io sono un valido professionista».
Andrea Gentile e Nicola Gaetano si sono “ritrovati” nei lavori commissionati dal Comune di Amantea. Per circa tre anni, tra il 2008 e il 2010, Gaetano è stato l’avvocato di fiducia dell’amministrazione, all`epoca guidata dai commissari del ministero dell’Interno. Per questo incarico, l’avvocato paolano dice di aver firmato un contratto da 2.500 euro al mese. Sulle schermate degli uffici finanziari del Comune, però, l’elenco lunghissimo delle cause trattate, incrociato con i fondi erogati, restituisce una cifra davvero invidiabile: 298.875 euro in tre anni, per un centro che supera di poco i diecimila abitanti e ha un bilancio da 11 milioni di euro per la parte corrente, sembrano davvero tanti. In quegli anni, i partiti ad Amantea non governavano: la decisione di scegliere Gaetano si deve ai tecnici inviati da Roma. Assieme a un’altra designazione: quella di Andrea Gentile, che ha ottenuto incarichi per 29.920 euro (ma finora gliene sono stati versati 3.000). Camminano in coppia, certi cognomi. (0020)
Il servizio di copertina “L`uomo nero”, di Pablo Petrasso, è sul numero 143 del Corriere della Calabria, in edicola fino al 27 marzo.