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Spaccio di cocaina, 4 arresti a Lamezia

LAMEZIA TERME Si riforniva a Milano per poi spacciare a Roma e Lamezia Terme la banda sgominata dagli investigatori del Commissariato della Polizia di Lamezia che stamani hanno arrestato i presunti c…

Pubblicato il: 02/04/2014 – 8:41
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Spaccio di cocaina, 4 arresti a Lamezia

LAMEZIA TERME Si riforniva a Milano per poi spacciare a Roma e Lamezia Terme la banda sgominata dagli investigatori del Commissariato della Polizia di Lamezia che stamani hanno arrestato i presunti capi della struttura.
Si tratta di Gino Giovanni Daponte, 52 anni, Peppino Daponte (54), Francesco Salvatore Pontieri (47) e Marco Lento (34). Sono accusati, a vario titolo, di detenzione e spaccio di cocaina.
L`operazione, denominata “Arianna”, rappresenta l`approfondimento investigativo dei dati emersi nell`ambito delle inchieste “Village” del luglio 2012 e “Strike” del novembre 2013. Le indagini, condotte per oltre tre mesi con il supporto di  intercettazioni telefoniche e ambientali, hanno permesso agli investigatori di ricostruire l`organigramma e la struttura del gruppo, di individuare le basi operative e le modalità di distribuzione degli utili e di raccolta del denaro, che avvenivano su una postepay.
Lento, residente da anni a Roma, secondo l`accusa, veniva utilizzato per il trasporto della droga da Milano alla capitale e alla successiva attività di spaccio in quella città. Gli altri curavano lo spaccio al dettaglio a Lamezia Terme, dove c`era una forte richiesta anche da parte di alcuni imprenditori.  
Nel corso delle perquisizioni effettuate a Roma nell`abitazione di Lento, sono stati trovati 25 grammi di cocaina pura, 65 grammi di canapa indiana, un bilancino di precisione, materiale da confezionamento e 3.630 euro in contanti, nonché altro materiale ritenuto di interesse investigativo.
Nell`operazione sono stati impegnati gli uomini del Commissariato di Lamezia Terme, della Questura di Roma e del Reparto prevenzione crimine Calabria di Vibo Valentia.
«Anche questa operazione – ha detto il procuratore di Lamezia Terme – è frutto del lavoro della Polizia di Stato nella lotta allo spaccio di sostanze stupefacenti. Nelle prime operazioni si trattava di persone incensurate in questo caso, invece, a eccezione di Lento si tratta di persone che hanno precedenti. Ci sono dichiarazioni pienamente attendibili e su cui abbiamo avuto riscontri».
«Sono soddisfatto – ha detto il questore Vincenzo Carella – dei risultati che la polizia sta ottenendo nella provincia di Catanzaro e soprattutto a Lamezia Terme che è certamente uno dei centri nevralgici della nostra zona e che in passato ha destato
non qualche preoccupazione per i vari episodi di criminalità, organizzata e no. Quello di oggi è la conclusione di un altro filone di indagine nella lotta agli stupefacenti portata avanti dalla Polizia di Stato in questo centro. Il proliferare delle droghe è devastante e noi per contrastarlo mettiamo in campo le migliori risorse dal punto di vista investigativo e siamo affiancati dalla magistrature che segue con attenzione il nostro lavoro. Il commissariato di Lamezia ha dimostrato di avere delle grandi disponibilità. Noi siamo abituati a lavorare con le risorse che abbiamo e non con quelle che dovrebbero esserci. Lavoriamo seriamente e per noi è più il numero che fa sostanza ma la qualità che è avere la perfetta penetrazione al`interno
degli organismi criminali».
Il dirigente del commissariato, Antonio Borrelli, infine, ha sottolineato come le indagini siano state di tipo «tecnico. È stato inferto un colpo mortale al traffico di droga nel quartiere di Sambiase dove operavano gli arrestati». (0020)

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