Cene a scrocco, Talarico "morso" dalle Iene
LAMEZIA TERME Il caso delle presunte cene a scrocco di Franco Talarico finisce su Italia Uno. A ricostruire la storia è stata la trasmissione Le Iene, che ieri sera ha mandato in onda le immagini del…

LAMEZIA TERME Il caso delle presunte cene a scrocco di Franco Talarico finisce su Italia Uno. A ricostruire la storia è stata la trasmissione Le Iene, che ieri sera ha mandato in onda le immagini del presidente del consiglio regionale intento a ballare e a fare il trenino durante uno degli eventi politici che si sono susseguiti dal 2010 al 2013 in un noto locale di Lamezia. Cene elettorali luculliane, con tanto di antipasti mare-monti, doppi primi, pizze a volontà, vino a fiumi, dolci e open bar. Tanta roba, tutta non pagata, per un credito che oggi ammonta a circa 130mila euro. Cose in grande, happening grandiosi, come quello che chiudeva la campagna del 2010, dopo la quale Talarico si accomoderà sulla poltrona più ambita di Palazzo Campanella: circa 2mila invitati, per un costo complessivo di 60mila euro. A ospitare l`evento è stato il locale Samart, di proprietà di Salvatore Mazzei, (ex) amico personale di Talarico, presunto committente dei mega-banchetti. «Me l`ha commissionato lui – precisa Mazzei –, voleva anche un gruppo musicale carino». Il ristorante era tappezzato di striscioni con il nome del futuro presidente del Consiglio. Che, anche dopo il successo dell`Udc alle regionali, continua a convocare cene elettorali al Samart. Ma i conti non vengono pagati. Mazzei alla fine della campagna elettorale del 2010 chiede all`amico Talarico di saldargli il dovuto, ma il presidente dice di avere problemi, perché «sta facendo casa». Salvatore ha fiducia e continua a ospitare le iniziative di Talarico. Succede anche nel 2013, quando l`esponente dell`Udc si candida alle politiche. E commissiona una serata per 1.600 persone. Ancora: vivande di ogni tipo, opulenza gastronomica, una torta di 80 chili con il simbolo dello Scudocrociato sopra, divertimento e balli. E fatture non saldate. Finora «mi ha dato soltanto 2.800 euro», spiega Mazzei all`inviato delle Iene, Pablo Trincia. «Non potevo mai pensare che Talarico potesse omettere di pagarmi i conti – continua –. Poi il suo braccio destro mi ha detto: “Di quella cosa non si fa più niente”». L`imprenditore è ancora incredulo: «Non si può rovinare un`amicizia per soldi». Decide di fare causa, vince: il Tribunale di Lamezia ha imposto a Talarico il pagamento di 52.700 euro, relativi ai conti per le cene elettorali del 2013. Per quelle precedenti ci sarà una causa ordinaria. Il presidente del Consiglio potrà comunque fare opposizione e chiedere di non pagare spiegando le sue ragioni. La sua tesi difensiva, pubblicata sulla stampa locale, fa leva sul fatto che lui alle feste c`era, ma non ne era l`organizzatore, bensì un mero partecipante.
Trincia però intervista due “testimoni” vicinissimi a Talarico. Uno spiega: «Doveva pagare lui». L`altro aggiunge: «Nell`Udc niente si fa senza l`assenso e il consenso di Franco Talarico».
L`inviato delle Iene allora chiede “conto” direttamente all`interessato. È in evidente difficoltà, il presidente dell`Astronave calabrese, che però insiste: «Non devo pagare, non sono io il committente». Allora è l`Udc? Talarico dice di no, esita. Non ci sono certezze, insomma. Tranne la sapidità del conto. (0040)