LAMEZIA TERME Da segretario del Pd calabrese si è sempre sforzato di ripetere che il suo intento è quello di «allargare il campo» del centrosinistra. E in questo senso deve essere letto il faccia a faccia che oggi Ernesto Magorno ha avuto con Pippo Callipo. Lontano da occhi indiscreti i due hanno trovato diversi punti in comune e si sono lasciati con la promessa di «rivedersi presto» e verificare se esistono le condizioni per chiudere un accordo in vista delle prossime regionali. Callipo porterebbe in dote buona parte di quel 10% di consensi raccolti nel 2010, quando si candidò a governatore alla guida di una coalizione che comprendeva, oltre al suo movimento “Io resto in Calabria”, anche l`Italia dei valori e i Radicali di Marco Pannella. Ma l`apporto dell`imprenditore vibonese servirebbe a Magorno anche per dimostrare alla minoranza interna che la sua linea sta iniziando a riscontrare consensi anche all`esterno del Pd.
Quello appena raccontato è solo un tassello di una più ampia strategia che il segretario Dem. vuole attuare prima della celebrazione delle primarie per la scelta del candidato a governatore. Il primo step di questo percorso prevede la nomina della segreteria. Sarà composta da 12 elementi e a questi vanno aggiunti i due vicesegretari Bruno Villella e Nicola Irto. Tra i nuovi incarichi che si apprestano a essere ufficializzati c`è anche quello di coordinatore regionale. Il prescelto sarà con molta probabilità Francesco Sulla. Al consigliere regionale, determinante al ballottaggio con i suoi delegati per l`elezione a segretario di Magorno, verrebbe riconosciuto un ruolo di primus inter pares all`interno della squadra di governo del partito. «Io non ho chiesto nulla – va ripetendo adesso il consigliere regionale, che nel primo turno del congresso sostenne il candidato dei civatiani Mimmo Lo Polito – in cambio del mio appoggio a Magorno. Ho fatto una scelta, su sollecitazione degli altri miei colleghi consiglieri, per evitare che il Pd calabrese restasse ancora in mano ai commissari».
Intanto oggi i rappresentanti dei partiti del centrosinistra si sono ritrovati a Lamezia Terme per fare il punto della situazione alla luce delle dimissioni ufficializzate dal governatore Peppe Scopelliti. Nella sede dei democrat si sono ritrovati, oltre a Magorno e Villella, anche i rappresentanti di Sel, Autonomia e diritti, Idv, Verdi, Psi, Api, Psdi e Prc. Nessuna decisione definitiva è stata adottata anche gli esponenti di Rifondazione comunista spiegano che «le questioni della legge elettorale regionale e il possibile innalzamento delle soglie di sbarramento per le coalizioni che priverebbe di rappresentanza parti consistenti di popolazione, sono un evidente ostacolo nei nostri rapporti con il Pd e i suoi alleati».
Gli esponenti dei diversi partiti, comunque, si sono lasciati con la promessa di una nuova riunione, questa volta allargata anche ai rappresentanti delle forze civiche, da celebrare nel giro di pochi giorni. Ciò che appare certo è che si celebreranno le primarie. Quando? Dipenderà dai tempi in cui si tornerà alle urne. Giugno potrebbe essere il mese giusto e in questo senso spingono forte i sostenitori di Mario Oliverio, che lunedì, capitanati da Massimo Canale, si riuniranno all`Agroalimentare per tracciare la rotta in vista dei prossimi appuntamenti elettorali. Ma attenzione alle variabili o, meglio, alle possibili decisioni romane. L`arrivo di un Papa straniero potrebbe far saltare ogni discorso fin qui portato avanti.
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