LAMEZIA TERME «È il migliore risultato del Partito democratico conseguito nel Paese. È il migliore risultato che il Pd ottiene in Calabria che dimostra la fine della stagione del commissariamento». È un Ernesto Magorno alle stelle quello che commenta – nella sede calabrese dei democrat – i dati sulla tornata elettorale per il rinnovo del Parlamento europeo. Un segretario che rivendica – senza mezzi termini – la vittoria e la considera il suo primo trofeo da mettere in bacheca. Anche se ci tiene a sottolineare che «è una vittoria che premia una linea di governo nazionale» ma è anche «un risultato straordinario figlio della linea dell’unità che in Calabria si è saputo adottare». Poi un affondo lo dedica al centrodestra. «Nonostante sia al governo della regione – precisa – ha portato a casa una sconfitta netta».
Per questo Magorno chiede a gran voce un ritorno rapido alle urne. «La cosa più dignitosa che possono fare – dice – è quella di lasciare da subito la poltrona e dare la parola ai calabresi». Secondo Magorno, «con questo voto i calabresi hanno bocciato la violenza, l’arroganza e la sopraffazione dimostrata da un governo regionale ormai delegittimato». E per dare un chiave di lettura ancor più chiara – indicando in Renzi il vero vincitore – sottolinea come l’iniziativa dell’esecutivo nazionale «sulla cabina di regia per la nostra regione sia una risposta forte che i calabresi hanno percepito».
Tornando poi sulle cose di casa nostra, Magorno ha detto – rispondendo alle domande dei giornalisti – che «non c’è bisogno di occupare il Consiglio per far capire ai calabresi che la Regione deve andare verso un’altra direzione. I calabresi – ha sottolineato – quella indicazione l’hanno già espressa con il voto di ieri. Occorreva dare una risposta all’arroganza di Scopelliti ed è arrivata. Ora si tratta di liberare la regione dall’occupazione abusiva».
E sulle primarie per la scelta del candidato governatore del centrosinistra Magorno ha detto che «le vere primarie ci sono già state. Ora si tratta di dover scegliere nella maniera più condivisa possibile una linea politica e una metodologia da seguire». Per questo ha ribadito «non vedo la necessità di primarie a tutti i costi».
Il segretario regionale dei democrat si è poi detto soddisfatto del risultato ottenuto complessivamente dalle altre forze della sinistra. E a questo proposito ha voluto precisare che «in Calabria si può immaginare che una grande coalizione di centrosinistra resta la strada da percorrere. Ma occorre soprattutto mettere in campo una strategia che sappia dimostrare con i fatti di essere una vera alternativa a questo governo regionale». «Dobbiamo – ha aggiunto – saper interpretare al meglio le aspettative di quanti ci hanno votato. Ed il risultato di ieri deve essere considerato certamente un punto di partenza per tramutare la fiducia in risposte reali per i calabresi».
Mentre su un eventuale rapporto di collaborazione con il Movimento 5 stelle, Magorno non si fa illusioni. «Noi siamo aperti al dialogo – ha detto – ma non vedo possibilità per quanto finora prodotto dai rappresentati di questo movimento. Loro devono dimostrare di saper offrire risposte alle esigenze dei calabresi e non solo saper protestare». E anche sul risultato delle amministrative locali il segretario mostra grande fiducia. «Spero che nella mia Diamante – dice sorridendo – le urne ci premino. Ma, scherzi a parte, sono ottimista che riusciremo ad ottenere anche dalle amministrative un buon risultato». Una parola il segretario la spende anche per i candidati calabresi non eletti a Bruxelles. «Hanno contribuito alla vittoria del Pd nella nostra regione e per noi restano delle risorse da poter utilizzare al meglio».
Roberto De Santo
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