CATANZARO «La verifica adempimenti Lea del 2012 pubblicata sul sito del ministero della Salute dimostra il buon lavoro svolto in questi anni e per quanto riguarda la nostra Regione fotografa una situazione in miglioramento, così come hanno dimostrato dati del 2013 e soprattutto il verbale del Tavolo Massicci dello scorso 4 aprile». Lo dice la presidente facente funzione della Regione Calabria, Antonella Stasi. «Chiaramente – aggiunge – non si nega che ad oggi siano presenti ancora delle criticità, ma gli sforzi fatti nel complesso per raggiungere gli obiettivi del Piano di rientro ci consentono di affermare che l’azione, predisposta dal commissario ad acta Giuseppe Scopelliti, coadiuvato dai sub-commissari e dal dipartimento Salute della Regione, è senza dubbio risultata efficace per una riorganizzazione della sanità regionale. È opportuno inoltre evidenziare che, tornando ai dati del 2012, nella scheda di valutazione sintetica del ministero della Salute, relativa agli adempimenti rispetto al mantenimento dell’erogazione dei Lea, la Regione Calabria, al pari di Sicilia, Molise, Abruzzo e Puglia, figurava tra le Regioni adempienti con impegno».
«Nel nuovo Patto per la salute, a cui oggi abbiamo dedicato la giornata conclusiva di lavoro, è stato convenuto – prosegue la Stasi – che in controtendenza rispetto al passato saranno premiate non solo le Regioni che raggiungono livelli elevati di erogazione dei Lea, ma anche quelle che hanno raggiunto le migliori “performance” nell’anno, con evidenti risultati migliorativi rispetto alle condizioni del passato. Voglio ribadire che la Calabria nel 2009 aveva un punteggio di 88, mentre nel 2012 il tavolo di verifica le assegna un punteggio di 133, raggiungendo, per la prima volta, la soglia che la definisce adempiente. Sembra ovvio, ma lo voglio sottolineare – conclude – che senza la possibilità di inserire nuovo personale negli ospedali calabresi, e senza un impegno concreto allo sblocco del turnover, rischiamo di limitare la sanità a numeri e tabelle. Spero che il ministro Lorenzin non lo dimentichi e convochi al più presto un tavolo per affrontare la questione della carenza di personale sanitario che per la Calabria è l’emergenza nell’emergenza, prima che sia troppo tardi».
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