ROMA I renziani non cambiano strategia e ribadiscono la candidatura di Massimo Canale alle primarie del centrosinistra. La linea è insomma sempre la stessa e non sembrano esserci spazi per ulteriori trattative. La volontà di puntare sul giovane avvocato è stata riaffermata con forza oggi, durante l’incontro di questa mattina a Roma, al quale ha partecipato anche il vicesegretario del partito Lorenzo Guerini. Il braccio destro del premier ha optato per la via della chiarezza: «Canale è l’unica soluzione possibile», ha detto ai maggiorenti renziani arrivati al Largo del Nazareno per fare il punto sulla situazione e trovare la chiave giusta per uscire dall’impasse di questi giorni. Dalla segreteria è arrivata una nuova – e, se possibile, ancora più forte – sponsorizzazione dell’ex candidato a sindaco di Reggio, che alle ultime primarie regionali è stato il principale competitor dello stesso Magorno. Al vertice, al quale hanno preso parte Sandro Principe, Antonio Scalzo, Francesco Sulla, Nicodemo Oliverio ed Enzo Bruno, oltre allo stesso Magorno, si è deciso di dare concretezza alla candidatura di Canale attraverso una raccolta firme in assemblea regionale. Un passo ulteriore in avanti che complica ancora di più i piani di Mario Oliverio che – malgrado le pressioni per un suo passo indietro – non ha ancora abbandonato l’idea di partecipare alle primarie di coalizione. Anche se adesso sembra più chiaro il veto nei suoi confronti da parte del partito nazionale, sempre più deciso a giocarsi tutte le chance su Canale. Che, sebbene sia ancora uno dei principali animatori della minoranza interna (quella, per intenderci, nella quale “milita” lo stesso Oliverio), incarna l’identikit giusto per imprimere la tanto agognata svolta al Pd calabrese, nel segno del cambiamento renziano. La linea del Piave è questa e Guerini, su input dello stesso Renzi, non intende arretrare di un passo. «O Canale o guerra», sembrano sussurrare dalle parti del Nazareno, con un’eco che si propaga convinta anche e soprattutto da Magorno e dagli altri fedelissimi del premier. Cosa farà adesso Oliverio?
Pietro Bellantoni
p.bellantoni@corrierecal.it
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