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Pd, Amato chiede la convocazione del gruppo

REGGIO CALABRIA «Ho pensato di inviare una nota al capogruppo Sandro Principe e al vice capogruppo Antonio Scalzo per chiedere la convocazione del gruppo al fine di analizzare le dichiara…

Pubblicato il: 09/07/2014 – 10:57
Pd, Amato chiede la convocazione del gruppo

REGGIO CALABRIA «Ho pensato di inviare una nota al capogruppo Sandro Principe e al vice capogruppo Antonio Scalzo per chiedere la convocazione del gruppo al fine di analizzare le dichiarazioni del segretario regionale Magorno in ordine a eventuali accordi sottobanco con la vice presidente Stasi per il rinvio delle elezioni regionali al prossimo anno». Lo ha affermato, in una nota, il consigliere regionale del Pd e vice presidente del consiglio regionale Piero Amato. «Non è la prima volta – ha proseguito – che sulla stampa o in assemblee pubbliche il segretario regionale esprime considerazioni non proprio piacevoli sul gruppo consiliare, a differenza di quando, invece partecipa alle riunioni del gruppo stesso. Preciso che da tanto ho preso la decisione di non candidarmi, dopo dieci anni di esaltante esperienza alla Regione, che mi ha visto svolgere anche ruoli di primo piano, ma, le minacce, alcune volte velate altre volte dirette, di non candidare i consiglieri uscenti appaiono inopportune e offensive, nei confronti di tanti colleghi che, invece, possono dare un importante contributo. Non considero per niente esaltanti – ha aggiunto Amato – le procedure che si stanno portando avanti per la scelta del candidato alla presidenza, sono percorsi incomprensibili che, mi auguro di sbagliare, potrebbero portare alla sconfitta, pur in presenza di condizioni favorevoli. Sono convinto che unità e rinnovamento rappresentano due elementi vitali e fondamentali per il futuro del partito; ma se invece vengono ripetuti da chi non è più tanto giovane e che da 30 anni è in politica (avendo iniziato come assessore nel 1986) diventa una situazione ridicola». Parole dure quelle di Amato nei confronti di Magorno. «Oggi – ha detto in ultimo il vice presidente del consiglio regionale – il partito ha bisogno di tutti. Non possiamo correre il rischio di lasciare il centrodestra per altri cinque anni alla guida della Regione. La Calabria ha capito cosa ha rappresentato Scopelliti, prima per Reggio Calabria e poi per la Regione. La Calabria e il Paese tutto hanno compreso, invece, cosa può rappresentare per l’Italia Matteo Renzi. L’effetto del presidente del consiglio può essere determinante anche in Calabria, purché si lavori per l’unità, tenendo conto del contributo che tutti possono dare e la si smetta di civettare con il rinnovamento senza poterlo rappresentare».

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