MILANO Nell’ambito dell’attività del neo-istituito pool anticorruzione, la Procura lombarda della Corte dei conti ha ottenuto il sequestro di 500.000 euro su beni immobili e crediti dell’ex direttore amministrativo dell’azienda ospedaliera San Paolo di Milano. Lo rende noto la stessa Corte dei conti la quale spiega che «le richieste cautelari sono maturate nell’ambito di un procedimento avente a oggetto l’infiltrazione della ‘ndrangheta nel settore degli appalti pubblici in ambito sanitario in Lombardia». Dalle indagini dei pm contabili Alessandro Napoli e Luigi D’Angelo, coordinate dal procuratore regionale Antonio Caruso ed eseguite della guardia di finanza di Milano, sono emerse «plurime tipologie di danno erariale patito dall’azienda sanitaria, quali il danno all’immagine, il danno da tangente e il danno alla concorrenza, oggetto di puntuali riscontri anche in sede di quantificazione». Oltre al provvedimento cautelare a tutela dell’Erario, la Procura contabile ha emesso un invito a dedurre nei confronti dell’ex direttore amministrativo dell’Amministrazione ospedaliera. L’ex direttore amministrativo dell’azienda ospedaliera San Paolo di Milano, Pier Luigi Sbardolini, ha già patteggiato una condanna di 2 anni e 4 mesi nell’ambito del procedimento su un giro di presunte mazzette nella sanità lombarda che aveva portato in carcere nel 2013 anche l’ex consigliere regionale lombardo Massimo Gianluca Guarischi. Il pm di Milano Claudio Gittardi nell’inchiesta penale aveva contestato a Sbardolini pure l’aggravante di aver favorito la ‘ndrangheta. (0050)
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