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Il "cambio di verso" e un nome per attuarlo in Calabria

Il tempo passa e si fa sempre più vicino novembre, data quasi certa per le prossime elezioni regionali in Calabria, ma ancora nulla si scorge all’orizzonte in tema di candidature.Ritengo che tutto …

Pubblicato il: 12/07/2014 – 16:51

Il tempo passa e si fa sempre più vicino novembre, data quasi certa per le prossime elezioni regionali in Calabria, ma ancora nulla si scorge all’orizzonte in tema di candidature.
Ritengo che tutto ciò debba metterci di fronte ad alcune considerazioni specie se si ritiene di appartenere a quella parte di partito che ha sostenuto il cambiamento radicale a livello nazionale, votando un segretario che proprio in nome di quel famoso “Cambia Verso” ha sbarazzato ogni avversario e bruciato tutte le tappe possibili ed immaginabili.
Tutto ciò serviva all’Italia, tutto ciò serve, ed anche in maniera più che amplificata, alla Calabria dove da ormai qualche decennio vestiamo la maglia nera in tutto. Dai rifiuti alla sanità, dalla incapacità di programmare e spendere i fondi comunitari alla crisi di tutto il comparto lavorativo (con licenziamenti di massa quotidiani).
Tutto ciò non può non farci riflettere e ribadire con forza che anche in Calabria serve una netta presa di posizione rispetto al vecchio modo di fare politica che in Italia ci ha premiato con uno storico 41% di consensi.
Da mesi si sta lavorando sul programma elettorale iniziato proprio da Gioia Tauro, dove 500 persone “comuni” della base ma anche della società civile si sono messi intorno a ventiquattro tavoli per programmare il futuro della nostra regione. Bene! Un ottimo punto di partenza ma ora serve il nome del candidato governatore che dovrà guidare la squadra per un nuovo governo. E quel nome deve rispondere ad un preciso standard che i calabresi non solo si aspettano ma pretendono da chi come noi sventola il cambiamento quale rottura netta con il passato.
Allora, io – che per il mio ruolo di presidente dei giovani amministratori calabresi ho la possibilità di confrontarmi quotidianamente con una nuova classe dirigente – posso affermare con forza e senza indugio che il prossimo candidato alla carica di presidente per il Pd deve essere un amministratore giovane, preparato anche se “inesperto” come qualcuno vorrebbe far passare (anche perché se l’esperienza messa in campo in questi anni ha dato questi risultati, è meglio essere inesperti…).
E ritengo per esempio che Gianluca Callipo, giovane sindaco di Pizzo Calabro, già assessore al Turismo della provincia di Vibo, possa essere rispondente a tutte quelle caratteristiche che i calabresi si attendono.
Non si può pensare di camuffare il cambiamento… La Calabria non capirebbe ma soprattutto la Calabria i cui figli hanno perso ogni speranza nel futuro non potrebbero più votare coloro i quali sono stati artefici di questo amaro declino.
Al Pd chiedo più coraggio, il resto lo faranno gli elettori.

* Pd Cosenza

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