VIBO VALENTIA «L’assessore Trematerra è infuriato perché ho osato ricordare che è indagato per mafia ma, soprattutto, perché ho detto che un accordo preelettorale tra Udc e Pd è impresentabile». Lo afferma, in una nota, Gianluca Callipo, sindaco di Pizzo e già candidato alle primarie del centrosinistra. «Per parare il colpo – prosegue Callipo – dice che l’ho chiamato il venerdì prima delle primarie per cercare il suo sostegno. Una verità e una bugia. La verità è che l’ho effettivamente chiamato, ma la bugia è di quelle grosse: non ho mai cercato il suo sostegno. Lo chiamai per invitare lui e il suo partito ad astenersi dal partecipare attivamente alle primarie, visto che in quelle ore si facevano sempre più insistenti le voci di importanti esponenti dell’Udc che stavano facendo campagna elettorale, e non certo per me. Quindi, gli chiesi di comportarsi correttamente, senza alterare con l’invio di truppe cammellate una consultazione che riguardava il centrosinistra e non certo il suo partito».
«Infine, per legittimare quello che sarebbe uno scandaloso accordo tra Udc e Pd in Calabria – sostiene ancora Callipo – Trematerra replica oggi dicendo che “il dibattito politico nel Paese prevede una positiva mobilità delle forze riformiste in vista di un riassetto politico ed istituzionale”. Complimenti e grazie dell’acuta analisi in puro politichese, ma i riassetti istituzionali di questo tipo non ci piacciono».
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