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«Il volto di Denis era intatto: non fu suicidio»

È un primo piano molto stretto, di Denis Bergamini, morto. Si vede il suo viso, intatto, senza neanche un graffio, solo un piccolo segno sulla fronte. Una foto che fa parte della perizia medico-leg…

Pubblicato il: 12/10/2014 – 11:14
«Il volto di Denis era intatto: non fu suicidio»

È un primo piano molto stretto, di Denis Bergamini, morto. Si vede il suo viso, intatto, senza neanche un graffio, solo un piccolo segno sulla fronte. Una foto che fa parte della perizia medico-legale effettuata nel gennaio 1990. Il calciatore del Cosenza calcio – all’epoca 27enne – era morto due mesi prima (il 18 novembre 1989) in circostanze mai chiarite. Un’immagine forte, inviata dalla famiglia Bergamini a La Gazzetta dello Sport e pubblicata oggi – con tutte le avvertenze del caso – sul sito web del quotidiano. Sono stati la sorella di Denis, Donata, e suo padre, Domizio, a decidere di rendere pubblica la foto, per ribadire quanto sia poco credibile ai loro occhi la tesi del suicidio. Questa ipotesi era stata riferita agli inquirenti dai due testimoni presenti sulla Statale 106 nei pressi di Roseto Capo Spulico: Isabella Internò, ex ragazza del calciatore, e Raffaele Pisano, l’autista del camion sotto il quale, secondo i due, Denis si sarebbe gettato, per essere poi trascinato per quasi 60 metri. Entrambi, ora, sono indagati – lei per omicidio volontario in concorso, il camionista per falsa testimonianza – nella nuova inchiesta riaperta dalla Procura di Castrovillari nel 2011.
«Ma che cosa sta raccontando? – disse il padre di Denis già all’epoca, quando i carabinieri gli fecero vedere il viso del figlio morto –. Ho guidato dei camion di quella portata: se uno ci finisce sotto finisce maciullato. Non può essere andata come dite voi». E ora, per dimostrare ulteriormente che l’ipotesi del suicidio non poteva risultare credibile, i familiari del calciatore hanno deciso di rendere pubblica quell’immagine. «La foto parla – scrive Francesco Ceniti sul sito web del quotidiano sportivo – e spiega come mai la famiglia non si sia mai rassegnata. Sta ancora aspettando una risposta». La Procura di Castrovillari potrebbe chiudere a breve l’inchiesta per omicidio volontario condotta dal procuratore capo Franco Giacomantonio e dal pm Maria Grazia Anastasia. Quella foto è agli atti «insieme ad altre novità importanti (consulenze e testimonianze)».

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