LAMEZIA TERME «Ho appreso con estrema serenità la notizia del mio rinvio a giudizio, consapevole dell’assoluta correttezza del mio operato», ha detto il consigliere regionale del Pd Antonio Scalzo, rinviato a giudizio per presunti illeciti nella gestione dell’Arpacal. «Non intendo entrare nel merito della vicenda, che verrà adeguatamente chiarita nelle sedi opportune – ha proseguito l’interessato – ma voglio comunque sottolineare come, in un Paese in cui la presunzione di innocenza costituisce uno dei pilastri fondanti del sistema, il giudizio fornisca l’opportunità di provare la linearità dei comportamenti».
«La sommarietà dell’udienza preliminare – prosegue Scalzo – non consente poi un esame approfondito dei fatti, che sarà oggetto del giudizio, in cui emergerà l’inesistenza di qualsiasi mio comportamento scorretto. Le migliaia di amici che mi sostengono e mi sono a fianco, che mi conoscono e sanno bene quali siano i valori che guidano la mia azione politica, sono per me uno stimolo straordinario per continuare a perseguire un progetto politico in cui la legalità e l’onesta costituiscano elementi imprescindibili. Ripongo dunque fiducia nell’operato della Magistratura, e sono certo che il dibattimento potrà dimostrare – conclude – l’assoluta correttezza delle mie azioni».
x
x