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CALABRIA AL VOTO | Fitto attacca: «Fi non cerchi alibi»

CATANZARO «Mi auguro che nessuno si azzardi a minimizzare o a cercare alibi per il nostro drammatico risultato in Calabria e in Emilia Romagna, regione in cui siamo stati addirittura doppiati da…

Pubblicato il: 24/11/2014 – 9:55
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CALABRIA AL VOTO | Fitto attacca: «Fi non cerchi alibi»

CATANZARO «Mi auguro che nessuno si azzardi a minimizzare o a cercare alibi per il nostro drammatico risultato in Calabria e in Emilia Romagna, regione in cui siamo stati addirittura doppiati dalla Lega. E sarà bene ricordare, passo dopo passo, tempi e modalità delle scelte che sono state compiute – con clamorosi errori – per definire le candidature e le alleanze», scrive Fitto sul suo blog raffaelefitto.it. «Non abbiamo il diritto – aggiunge l’esponente di Fi – di nasconderci dietro l’astensione, che colpisce soprattutto noi, aggravando la tendenza già manifestatasi alle europee. Dalle europee a oggi, abbiamo perso 6 mesi. Che dovevano servire (come proposto da tanti di noi) sia per un serio rilancio sui contenuti, sia per un rinnovamento interno guidato dal coinvolgimento dei cittadini e dal superamento del metodo antistorico delle nomine e delle cooptazioni».

«A questo punto – sottolinea l’euoparlamentare azzurro – mi pare il minimo azzerare tutte le nomine, per dare il via a una fase di vero rinnovamento. Non ha senso, è perfino incomprensibile la mortificazione umana e politica degli attuali deputati e senatori: da giorni tutti gli organi di informazione, senza alcuna smentita, accreditano la tesi della disistima da parte del presidente Berlusconi per i suoi parlamentari. Così come il problema non è certo il coinvolgimento e la selezione di 25 giovani: ne servono, semmai, 250 o 2500… Ma tutti (giovani e non) devono essere scelti democraticamente, dopo una corsa basata sulle idee e sul consenso, portando nel nostro movimento le regole elementari di competizione e sfida proprie dei grandi partiti delle democrazie anglosassoni, per fare un solo esempio». «Basta con le nomine, quindi. Basta con i gruppi autoreferenziali che hanno determinato in questi mesi una politica e una comunicazione inefficaci e prive di qualunque credibilità, bocciate senza appello dai nostri elettori. E soprattutto basta con una linea politica incomprensibile, ambigua, che oscilla tra l’appiattimento assoluto verso il governo nei giorni pari, e gli insulti al governo nei giorni dispari», sottolinea. «Serve un’opposizione che sfidi il governo in positivo predisponendo e organizzando una chiara alternativa. Forza Italia, se vuole ancora avere un ruolo nella vita politica italiana e recuperare i milioni di elettori delusi e astenuti, deve letteralmente rifondarsi».

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