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Gentile diserta la direzione nazionale dell'Ncd

ROMA Nervi tesi nel Nuovo centrodestra sulla riforma elettorale e i gruppi unici. Alla direzione nazionale del partito, che si è tenuta nel pomeriggio, a partire dalle 15, nel roof garden dell’Hotel…

Pubblicato il: 03/12/2014 – 18:21
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Gentile diserta la direzione nazionale dell'Ncd

ROMA Nervi tesi nel Nuovo centrodestra sulla riforma elettorale e i gruppi unici. Alla direzione nazionale del partito, che si è tenuta nel pomeriggio, a partire dalle 15, nel roof garden dell’Hotel Flora in via Veneto, non è passata inosservata l’assenza di una decina di senatori che, va detto, erano pure impegnati nel voto di fiducia sul Jobs act. Alcuni, come Carlo Giovanardi e Luigi Compagna, del movimento “Popolari liberali”, attendono chiarimenti su tempi e modi del “super gruppo centrista”, primo passo verso un nuovo soggetto politico alternativo alla sinistra renziana. «Noi – spiega Giovanardi – non siamo contrari a questo progetto politico e lo abbiamo detto nel luglio scorso, ma da allora non conosciamo i dettagli. Cosa succederà, per esempio, a Ncd? Di che cosa si tratta?», si chiede l’ex ministro del Berlusconi quater. Anche la componente calabrese di palazzo Madama (in testa Tonino Gentile) ha disertato la direzione. Mancavano pure Guido Viceconte e Antonio Azzollini. Il forfait, raccontano, sarebbe legato alle forti perplessità sull’accelerazione impressa all’Italicum da Matteo Renzi. Assenti giustificati alla riunione dell’organismo direttivo di Ncd, il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, perchè impegnato a Bruxelles, e Maurizio Sacconi per motivi di salute (Alfano ha espressamente ringraziato il suo capogruppo a palazzo Madama, definendolo «campione della riforma del lavoro»).

Intanto lo stesso Alfano spinge forte sulla strada della costituzione di un soggetto politico unitario assieme all’Udc. «Noi siamo forti, credibili e in campo. Siamo determinanti in tante regioni, come abbiamo dimostrato in Calabria, e siamo determinanti per il governo di questo Paese», ha spiegato il ministro dell’Interno, concludendo i lavori della direzione nazionale di Ncd. Il ministro dell’Interno ha ribadito che la legge di stabilità ha realizzato tanti punti saldi del programma dell’ex Pdl di cui lui era segretario. «In questo provvedimento c’è tanto centrodestra questo non finirò mai di dirlo», assicura. «Circa il 9% raggiunto in Calabria dimostra ancora una volta che noi possiamo dire la nostra e siamo determinanti», insiste.

Sulla stessa lunghezza d’onda il coordinatore nazionale del partito, Gaetano Quagliariello: «Quest’anno abbiamo conquistato uno spazio politico di autonomia e non era scontato. Siamo nati sull’ipotesi di salvare questo paese. In Calabria abbiamo vinto perché abbiamo rifiutato l’etichetta di terzo polo, noi invece vogliamo ricostruire il secondo polo. Ma prima di tutto dobbiamo saper stare con noi stessi, saper andare da soli e questo ci ha garantito e consentito di essere arrivati fin qui. Il soggetto politico nuovo deve essere ancora più innovativo del Nuovo centrodestra. Quello che stiamo realizzando non è una fusione ma l’edificazione di un soggetto politico alternativo alla sinistra». 

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